Loria. Sedicenne cade dal balcone e muore, il giallo del messaggio all’amica

LORIA. Sonnambulismo o una caduta volontaria? Si riapre il caso di Brikena Mehmeti, la sedicenne deceduta venerdì scorso ad una settimana dal suo ricovero in ospedale dopo essere precipitata dalla finestra del bagno della sua abitazione a Ramon. Anche in virtù di un messaggio agli amici con il quale la ragazza avrebbe annunciato un gesto eclatante.
La procura di Treviso ha aperto nei giorni scorsi un fascicolo su questa tragedia con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio contro ignoti: un sospetto emerso quando si è saputo che la ragazza era morta e che finora non ha trovato elementi che lo confermino, ma tante voci. Tra queste, circola nella sua cerchia di conoscenti coetanei, quella di un messaggio inviato a un’amica che, alla luce di quanto accaduto, assumerebbe una connotazione particolare: un semplice “domani vedrai” o “domani saprai” scritto poche ore prima della tragedia.
Ma in riferimento a cosa? Su questa eventualità vige il più assoluto riserbo visto che le indagini sono in corso e tengono presenti tutte le ipotesi, nessuna esclusa, tra cui quella della caduta per un attacco di sonnambulismo. La ragazza ne aveva sofferto fino all’età di 9-10 anni. Una risposta potrebbe arrivare quando saranno esaminati gli effetti personali di Brikena, tra cui il cellulare, posti sotto sequestro, e dopo l’analisi delle sue conversazioni.
Da quando è stata resa nota la morte della ragazza, è stato considerato in modo diverso un disagio che la sedicenne aveva espresso anche a scuola, scoppiando a piangere: si lamentava di sentirsi sola, incompresa. Un problema che si potrebbe definire normale per una adolescente come lei, ma tanto da spingerla a un gesto estremo? I sopralluoghi avvenuti nell’immediatezza della caduta non hanno portato alla luce alcun elemento che possa suffragare questa possibilità.
Anche la dinamica della caduta, con la ragazza che poi si trascina sotto casa per chiedere aiuto, non deporrebbe a favore di un gesto volontario. Intanto ieri mattina è arrivato il nulla osta per la celebrazione delle esequie, dopo che martedì è stata eseguita l’autopsia. Già nel pomeriggio la salma è partita alla volta di Pristina, in Kosovo, la sua città natale, dove la attendono da qualche giorno i familiari per la celebrazione del funerale che si terrà oggi stesso.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso