Loria, precipita di notte e muore a 16 anni

Una tragedia che ha dell’incredibile: una sedicenne di Loria è morta in seguito alle ferite riportate nella caduta da una finestra di casa. Un episodio di sonnambulismo
LORIA. Una tragedia che ha dell’incredibile: una sedicenne di Ramon è morta in seguito alle ferite riportate nella caduta da una finestra di casa, avvenuta sette giorni prima. Un episodio ritenuto collegabile a un disturbo del sonno di cui soffriva la ragazza, che l’avrebbe portata in piena notte a scambiare la finestra per una porta da varcare. Sonnambulismo.


La ragazza, Brikena Mehmeti, è volata dalla finestra del bagno nel cuore della notte: è riuscita a chiedere aiuto a casa, è stata portata all'ospedale con una forte commozione cerebrale e fratture alla clavicola e alla schiena. In terapia intensiva sembrava aver recuperato, ma un improvviso aggravamento, l’altro giorno, ha fatto precipitare la situazione e la sedicenne è morta, nello sconcerto e nello sgomento generale. Brikena aveva sedici anni e viveva con i genitori e due fratelli a Ramon. Studiava con profitto all'istituto Martini di Castelfranco.


Un decesso senza spiegazioni perché sembrava che tutto stesse volgendo al meglio: Brikena aveva ripreso conoscenza, era tornata a parlare, addirittura inspiegabilmente ricordava dove è avvenuto l'incidente. Ma tra giovedì e venerdì le cose sono precipitate.


Il dramma sfociato nella tragedia inizia nella notte di venerdì 15 dicembre, alle quattro del mattino. Il papà di Brikena sente strani rumori provenire dall'esterno del condominio dove abita con la famiglia. Non ci fa caso: poi sente suonare ripetutamente il campanello di casa. Apre, ma diffidente non sgancia il chiavistello che socchiude la porta. Poi decide: si trova davanti la figlia in pigiama, con ferite evidenti alla testa. La ragazza viene immediatamente soccorsa dalla mamma e portata in camera da letto. Nel frattempo Sami, il papà, avvisa il Suem. E i carabinieri: perchè quella situazione è strana e il padre pensa inizialmente a un’aggressione.


L'ambulanza arriva all'ospedale di Castelfranco, ma viene subito deciso il trasferimento a quello di Treviso, dove le condizioni vengono stabilizzate. E' gravissima, ma si spera possa reagire. Il papà torna a casa, comincia a perlustrare ogni angolo, all'interno e all'esterno dell'abitazione, per capire come la figlia possa essere finita al pianterreno. Va in bagno e trova la finestra stranamente socchiusa, la tapparella alzata di venti, trenta centimetri, uno spazio appena sufficiente a passare. Si affaccia e realizza che cosa può essere accaduto: a terra, sul marciapiede sotto la finestra, una pozza di sangue.


Brikena è caduta da una altezza di quattro metri e dieci centimetri: al momento l'unica spiegazione plausibile, seppur al limite dell'incredibile, è che sia stata vittima di un attacco di sonnabulismo che l'ha portata dalla camera alla finestra. Così la pensano anche i carabinieri, che pure esplorano tutte le altre ipotesi. Brikena aveva già sofferto di sonnambulismo: frequenti fenomeni fini all'età di nove, dieci anni. Poi tutto sembrava risolto. Fino a quella maledetta notte.


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