Choc anafilattico dopo la pizza, muore a dodici anni

Dramma a Villorba: i genitori hanno cercato di salvare la ragazza (allergica alle proteine del latte) somministrandole le medicine, ma è stato tutto inutile

VILLORBA. Le è stata fatale un’allergia con cui conviveva dalla nascita, che pure non le aveva mai tolto il sorriso. Anzi, le dava la spinta per assomigliare ancor di più ad un raggio di sole. Maria Vittoria Salvadori, 12 anni, è mancata venerdì sera, intorno alle 22. Uno choc anafilattico causato da quella violenta allergia alle proteine del latte non le ha lasciato scampo.

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I sintomi, a cui era abituata lei stessa, la rapida chiamata a mamma Lina, l’arrivo a casa e le prime manovre di soccorso, con la puntura di adrenalina.

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Qui, attorniata da tutta la famiglia, è sembrata persino riprendersi. Poi l’improvvisa ricaduta, mentre il personale del Suem giunto nell’abitazione tentava di rianimarla. Tutto vano: alle 22, con ogni probabilità a causa di un sopraggiunto arresto cardiaco, Maria Vittoria è spirata, sotto gli occhi di mamma e papà.



La tragica sequenza di momenti che ha trasformato una serata estiva di gioia in un dramma. La tragedia colpisce le famiglie Salvadori e Manzan: Maria Vittoria è infatti nipote di Paolo, guida dell’azienda agricola “Nonno Andrea” di via Campagnola a Villorba, figlia di Mauro (fratello della moglie di Paolo) e Lina, che invece hanno in mano la vicina FutuArea, azienda di software e programmazione.

Ma anche gli amici del Grest di Visnadello, dove nei mesi scorsi Maria Vittoria si era presto impegnata come animatrice.  E gli ex compagni di classe della media “Martini” di Treviso, dove a giugno aveva concluso il terzo anno.  E i titolari della pizzeria di Visnadello in cui Maria Vittoria si è sentita male. La ragazza, come altre volte, stava trascorrendo la serata di venerdì con alcuni amici. Si erano dati appuntamento per mangiare una pizza.



Tutti, compresi i gestori, sapevano dell’allergia di Maria Vittoria. Ma era lei stessa la prima a porre mille attenzioni: in casa, a scuola e nel tempo libero. Negli anni si era infatti dovuta abituare ad essere un po’ più grande della sua età, convivendo con le crisi anafilattiche, con i farmaci, con le difficoltà e le preoccupazioni anche nella vita quotidiana.

L’ultima crisi, forte, da cui tuttavia era uscita, circa tre mesi fa, mentre si trovava in vacanza assieme ai genitori. In quell’occasione provvidenziali furono come altre volte le manovre di soccorso di mamma e papà: entrambi, negli anni, hanno svolto più lezioni di primo soccorso focalizzate sugli choc anafilattici.

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Venerdì sera, però, anche la prontezza non è bastata. E Maria Vittoria si è arresa agli effetti della sua allergia. Cosa le ha causato una crisi così forte? Poteva andare diversamente? I primi ad avere mille dubbi, ma che allo stesso tempo non trovano una ragione né si sentono di incolpare nessuno, sono i familiari della giovane, che con quell’allergia avevano imparato a conviverci, con mille attenzioni.



Sabato, mentre azienda agricola ed impresa erano chiuse per lutto, le famiglie Salvadori e Manzan sono state letteralmente sommerse di messaggi di vicinanza ed affetto.

Sia i genitori che Maria Vittoria stessa, d’altronde, erano molto conosciuti. La ragazza avrebbe compiuto 13 anni il prossimo 7 settembre: pur frequentando le medie “Martini” a Treviso, era attiva nel Grest parrocchiale di Visnadello dove continuava a coltivare le proprie amicizie.

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Qui si spendeva come animatrice, assieme ai coetanei, per i bambini più piccoli, con quel sorriso che conquistava un po’ tutti. A giugno aveva concluso la terza media, era pronta ad iscriversi all’istituto Palladio di Treviso, per studiare grafica.

Sogni e prospettive interrotti bruscamente. Ieri, all’esterno delle aziende di genitori e zii, un cartello annunciava la chiusura per lutto per l’improvvisa, drammatica, scomparsa della ragazzina.

In queste ore si attende inoltre l’ufficializzazione della data dei funerali: con ogni probabilità si svolgeranno martedì nella chiesa parrocchiale di Visnadello di Spresiano. Viste le cause naturali che avrebbero condotto al decesso di Maria Vittoria, non dovrebbe essere eseguita l’autopsia.

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TOME AG.FOTOFILM VILLORBA ABITAZIONE MARIA VITTORIA SALVADORI DECEDUTA, VIA CAMPAGNOLA, IN FOTO L'AZENDA DELLO ZIO

 

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