I fiori per la signora Lalla l’ovazione per Gherardini e l’eredità del Palaverde

Pronte le nuove maglie. Vazzoler: «Rappresentano tutti noi» Tutti in piedi per ricordare il patron dell’epopea biancoverde  
guerretta agenzia foto film villorba treviso basket amichevole con fenerbache in foto
guerretta agenzia foto film villorba treviso basket amichevole con fenerbache in foto

VILLORBA. Code ai botteghini fuori, tutti naso all’insù dentro. Il Palaverde riapre i battenti dopo oltre tre mesi e lo fa con una cornice di pubblico d’eccezione. Potenza della Serie A guadagnata, ma anche del blasone dell’avversaria di quella che è un’amichevole di lusso. Ed anche curiosità per osservare il neoacquisto Isaac Fotu, appena sbarcato, ed ammirare la nuova veste del palasport. Non c'è il tutto esaurito sugli spalti ma lo sguardo di ogni tifoso all'ingresso è rivolto verso il soffitto per osservare la nuova illuminazione e le quattro facce luminose del cubo multifunzione. Ma le novità della serata non si esauriscono perché la società approfitta dell’occasione per svelare le maglie. Un altro passo in avanti lungo un percorso di miglioramento costante: «Anche lo sponsor tecnico (la parmense Erreà, ndr) è un compagno del nostro viaggio – ammette il presidente Paolo Vazzoler – Eravamo piccoli sei anni fa, in B, siamo più grandi oggi. Ed è stata una crescita condivisa. La maglia? Esteticamente potrà piacere o meno, ma rappresenta la pallacanestro a Treviso e per noi è la cosa più importante. Poi toccherà ai dodici che andranno in campo renderla gloriosa. Ma già ora, poiché rappresenta un intero territorio, per me è la più bella in assoluto». La nuova divisa esordirà contro Milano. Nell’attesa, i tifosi si consolano con i campioni e non solo. Alla presentazione delle squadre è un tripudio di applausi per Bobby Dixon, per il montebellunese Datome e per Zelimir Obradovic. Ed è ovazione per Maurizio Gherardini, al rientro in quel Palaverde che fu la sua casa per tanti anni e che lasciò in direzione Toronto dopo lo scudetto 2006. Tocca proprio al manager forlivese ed al presidente di TvB l’incombenza più emozionante della serata, l’omaggio floreale alla signora Lalla, la moglie di Gilberto Benetton, mentre i nuovi maxischermi diffondono immagini di repertorio dell’indimenticabile patron. A pochi sfugge la scelta del posto di Lalla Benetton: quello del marito, quasi a chiudere un cerchio che si era aperto in un uggioso giorno di febbraio, quando venne diramato l’annuncio del disimpegno dallo sport. Ora lo si può ben dire: questa Treviso Basket è davvero l’erede della gloriosa Benetton. —

Federico Bettuzzi

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso