Eurobasket al via, il ct Pozzecco: «Abbiamo un unico obiettivo: giocare di squadra»
L’esordio nel girone contro la Grecia di Antetokounmpo. Il Poz: «Ho invitato un cecchino per cercare di fermarlo»

«Abbiamo un unico obiettivo: giocare di squadra». Con la sagoma della Grecia all’orizzonte, prima avversaria stasera, 28 agosto, della sua Italia a Eurobasket 2025 (ore 20.30, diretta su Rai2, SkySport e Dazn), Gianmarco Pozzecco recita all’inizio la parte del ct virtuoso, lontano dal Poz che da giocatore ci ricordiamo seminare il panico tra gli avversari e sulla panchina della propria squadra, per come usciva dagli schemi. Ecco perché non stupisce quando, raccontando come vivrà la sfida con i greci e il pericolo Giannis Antetokounmpo, si lascia andare alla frase ad effetto rientrando nel personaggio: «Ho invitato un cecchino per cercare di fermarlo».
L’Italia che è inserita nel Girone C dovrà vedersela poi – nell’ordine – con Georgia, Bosnia, Spagna e Cipro che ospita a Limassol questa prima fase, dalla quale usciranno i nomi delle quattro nazionali che confluiranno a Riga, in Lettonia, per disputare la fase finale, partendo dagli ottavi di un tabellone a eliminazione diretta. Insomma, si possono perdere anche delle partite nel “gironcino” senza compromettere la possibilità di fare strada nella corsa al titolo che gli azzurri non festeggiano dallo scorso secolo: era il 1999 quando la squadra di Boscia Tanjevic conquistò l’Europa, metà era composta da campioni di casa nostra, i friulani Galanda, Chiacig e Mian, i triestini De Pol e Fucka, il trevigiano Marconato. Da allora soltanto un bronzo nel 2003, con Charlie Recalcati sulla panchina, la premessa del clamoroso argento olimpico dell’anno dopo ad Atene, per chiudere il ciclo.
Corsi e ricorsi storici anche tra i canestri: Pozzecco nel 2004 era sul parquet del “tempio greco” dell’Oaka, oggi riparte proprio contro la Grecia che proporrà ben tre Antetokounmpo, visto che, oltre a Giannis, leader di Bucks, ci saranno anche Kostas, centro dell’Olympiakos, e Thanasis, anche lui a Milwaukee. Poi Sloukas, Papanikolaou, Mitoglou, gente da Eurolega, e un americano naturalizzato capace di fare le onde come Tyler Dorsey. Insomma, la Nazionale definita ancora una volta «un cantiere aperto» dallo stesso Pozzecco – non solo perché ha effettuato ieri l’ultimo taglio, Rossato –, può tranquillamente perdere con la Grecia come è successo la scorsa settimana al Torneo dell’Acropoli. Un discorso che si può fare anche mettendo la lente di ingrandimento sulla Spagna del ct Sergio Scariolo che sta procedendo con il cambio generazionale, ma ha pur sempre nel roster Juancho e Willy Hernangomez, Brizuela e soprattutto i 213 centimetri di Santi Aldama, al servizio dei Memphis Grizzlies, nella Nba.
Sulla carta gli azzurri sono la terza forza del raggruppamento, posto che superino gli ostacoli bosniaci, georgiani e ciprioti: così incrocerebbero la seconda del Girone D, quello della Francia, favorita sulla Slovenia. Chi passa sbatterebbe contro la Serbia di Jokic, inserita nel Girone A. Alternativa: nel caso di un’impennata contro Grecia o Spagna per centrare il secondo posto, l’avversaria negli ottavi sarebbe una tra Israele, Polonia e Islanda, poi presumibilmente l’incrocio con una tra Lituania e Germania, le favorite nel Girone B. —
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