Erica Cipressa: la scherma è di bronzo

La conferma di un talento in ascesa. Dopo il bronzo ottenuto l'anno scorso a Mosca, Erica Cipressa centra il bis e torna salire sul terzo gradino del podio ai mondiali cadetti di Parenzo (Croazia). Il fioretto azzurro, storico serbatoio di medaglie, può contare su un diamante grezzo. Sulle orme di Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali, ecco la figlia d'arte della Marchiol Mogliano. Papà Andrea è stato campione olimpico ed è l'attuale (di fresca nomina) commissario tecnico del fioretto. Pressoché impeccabile la prestazione di Erica. Nella fase a gironi, ha vinto agevolmente tutti gli incontri, garantendosi l'accesso diretto al tabellone delle 32. Nel primo match ad eliminazione diretta, si è sbarazzata dell'ungherese Balogh con il punteggio di 15-9. A seguire, si è aggiudicata con un perentorio 15-3 l'assalto con la romena Damaschina. Approdata fra le migliori otto, ha trovato di fronte la russa Ardentova, avversaria da battere per poter assicurarsi una medaglia. Fra le rivali più ostiche, sebbene nel tabellone delle 64 abbia eliminato anche l'altra azzurra Rivano. La Cipressa, non senza fatica, ha fatto suo il confronto 15-10 e centrato così la semifinale con la statunitense Massialas. L'allieva di Federica Berton ha subìto però la tattica della quotata avversaria, provando a invertire il trend solo nelle battute finali dell'assalto: al tempo regolamentare, l'atleta stelle e strisce si è imposta 14-11. Erica, classe '96, veneziana ma iscritta al circolo moglianese Marchiol, può vantare già due bronzi iridati cadetti. D'altronde, la scherma è un affare di famiglia, che inizia con il padre Andrea, oro a squadre alle Olimpiadi di Los Angeles 1984. Per Erica l'esperienza iridata in terra croata non è ancora finita e alle viste c'è l'opportunità di rimpinguare il bottino. La promessa azzurra tornerà infatti in pedana per la prova a squadre. Un'altra medaglia da mettere nella bacheca di famiglia? (ma.to.)
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