Che spettacolo il Trofeo Topolino, oltre seimila baby rugbysti in campo

. Divertimento, agonismo, tantissimo tifo e allegria per due giorni nei campi trevigiani. Trionfano Villorba U.14, Benetton U.12 e Castellana U.6
Un'azione di gioco durante le finalissime domenica a Monigo
Un'azione di gioco durante le finalissime domenica a Monigo

TREVISO. Marca regina di un Veneto pigliatutto. L’edizione numero 37 del torneo di minirugby più famoso d’Italia – il Città di Treviso, poi Topolino – va in archivio con un segnale tanto forte quanto antico: la supremazia dei vivai della nostra regione. Vince la provincia di Treviso, policentrica come nessuna anche nella pallaovale. Il Villorba under 14 trionfa in rimonta nel derby con i pari età del Benetton, in un bellissimo match da adulti: poco prima il Benetton under 12 aveva inflitto una lezione al Valsugana, che aveva visto sfumare un clamoroso tris dopo la doppietta nell’under 8 e nell’under 10.

Ad aprire le danze, erano stati i cuccioli della Castellana under 6: regalavano fondamentali da grandi, dai placcaggi al vietato frontino, per domare 5-3 la resistenza del Modena. E tutto per la gioia della loro allenatrice Petra Frisan, una che all’università di Reading ha studiato, ha vinto un lettorato e ha pure giocato a rugby nel club femminile.

L’under 8 è stata la finalissima più combattuta (2-1) per il Valsugana di Rampazzo e Grigolon sul Gispi Prato: quella under 10 era dominata dai patavini (5-1 le mete sull’Amatori Milano, che teneva un tempo. A conferma della fisicità di questi minirugbisti del 2000, i placcaggi.

Quello del giovane Vittorio Trez (Valsugana) nella finale under 10, sul malcapitato Brunelli, non aveva nulla da invidiare a quelli degli adulti.

Striscioni, look e magliette. La festa di bimbi e adulti
Baby rugbisti in campo, baby reporter fuori a raccontare tutto

E quello, subito dopo, del «leoncino» Leonardo Buso su un avanti del Valsugana, nella finalissima under 12? Boato del pubblico. Non scherzava nemmeno Lavezzo, del Valsugana: perfetta francesina per fermare l’estremo del Benetton già in vista dlela m eta. E cosa dire della meta in solitaria (calcetto a scavalcare, calcetto e planata) di Francesco Krsul, apertura del Benetton under 12? Buon sangue non mente. È figlio di Maurizio Krsul, coach del Villorba under 14, dove gioca l’altro figlio Giacomo, che nel derby decisivo con Treviso farà prevalere il maggior tasso tecnico (occhio a Parrino, Durante, Battistella e Filippetto) sui leoncini under 14 di Carniato, che mancavano il contrattacco in extremis. Alla ribalta pure il capitano biancoverde Menachem. E la famiglia Krsul: tre, in due squadre, ma tutti vittoriosi.

A gustarsi lo show, a bordo campo, il Benetton con staff (c’è chi ha fatto osservare a coach Casellato, arbitro della finale under 10, che i leoncini under 14 e under 12, in attacco, pungevano più della prima squadra) e vertici, presidente Zatta in testa. E campioni come Mauro Bergamasco e Andrea Lo Cicero. C’è bisogno di trovare i loro eredi, e chissà che qualcuno non sia proprio celato nell’esercito dei 6.246 che hanno invaso lo stadio, e che non sono meno vincitori degli altri che hanno avuto l’onore della passerella finale nel tempio di Monigo.

Per la politica, l’assessore comunale Ofelio Michielan, e il presidente del consiglio Franco Rosi, il capogruppo del Pd Giovanni Tonella, ma anche il sindaco di Silea Silvano Piazza, storico fan del rugby. Per la Federazione, il trevigiano Zeno Zanandrea, per il Civ il presidente Marzio Innocenti.Tutti a premiare i vincitori .- anche i big del Vecio rugby Manrico Marchetto e Giorgio Fanton – mentre toccante era l’arrivo del fondatore del torneo Toni Munari, con Vittorio e Mauro Raccamari, figli dell’altro ideatore, Gianni.

Quattro decenni dopo, o quasi, la loro idea si è fatta davvero grande, grandissima. E il director del torneo, Giovanni Grespan sogna già di ingrandirsi ancora, nel 2016. La festa di Treviso è troppo bella per non provarci. (a.p.)

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