Striscioni, look e magliette. La festa di bimbi e adulti

TREVISO. «Tanti auguri mamma». E un cuore rosso enorme. I babies del Valsugana, under 8, al fischio finale che li laurea campioni, non pensano a far festa. Ma a rotolare lo striscione pro -mamme e a strappare una grande ovazione. E che dire di quel piccolo leoncino, che dopo aver battuto il Petrarca per età (match pari, si va per anagrafe) ha candidamente ammesso che «avrebbero meritato gli altri»? Viva i bambini.
E viva chi da adulto si sintonizza sulla loro festa: mamme con orecchie di Minnie, papà con t-shirt divertenti («papà beer-banti»), chi fa amicizia con tutti. Il mediano azzurro Edo Gori segue il cuore e aiuta il suo Prato, lui che a Treviso ha vinto tantissimi anni fa. Non come Mauro Bergamasco, che ricorda una finalissima perduta..Più censurabile chi, fra i grandi, protesta dopo un match contesissimo: si correva per i posti fra il numero 50 e il 60 dell’under 12. E chi sa prendersela sempre e solo con gli arbitri. Qui, per due giorni, i bambini insegnano ai grandi una vita più spontanea e libera. Non senza durezze. Rugby docet, no? (a.p.)
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