Sirio Alfieri, il mago con l’anima rock

L’artista vittoriese di 38 anni rappresenterà l’Italia al Fism, il Festival degli illusionisti: «Dal conservatorio ai giochi con le carte, emoziono il pubblico anche con la musica»

Ubaldo Saini
Sirio Alfieri in uno dei suoi spettacoli
Sirio Alfieri in uno dei suoi spettacoli

Lo sguardo timido, i modi gentili e delicati, il tono di voce sempre misurato in ogni situazione: Sirio Alfieri è un artista della magia che incanta con i suoi gesti precisi calibrati alla perfezione, frutto di una ricerca e da una volontà di perfezionarsi che lo hanno portato dagli spettacoli di provincia alle grandi luci della ribalta del Teatro delle Vittorie di Roma, alla corte di Amadeus e dei “Soliti Ignoti”.

E il prossimo luglio Alfieri rappresenterà l’Italia al Fism, il Festival Internazionale della magia. Una sfida davvero intrigante per un artista capace di evolversi ed aggiornarsi continuamente. Trentotto anni compiuti lo scorso 22 febbraio e già tantissime cose da raccontare.

Cominciamo dalle origini?

«La mia famiglia è originaria di Tradate, in provincia di Varese. I miei genitori erano commercianti, e durante l’estate facevano la stagione a Jesolo. Io li seguivo tutti gli anni, avevamo un negozio in via Bafile dove personalizzavamo magliette. Fino ai 14 anni abbiamo vissuto principalmente in Lombardia, poi ci siamo innamorati del Veneto e abbiamo messo radici a Vittorio Veneto».

Assistendo ai suoi numeri si intuisce una certa passione per il rock. Da cosa viene?

«È vero, mi piace tantissimo. Gli spettacoli che faccio vibrano come un concerto rock. Ho anche studiato in conservatorio, fermandomi poco prima di completare la triennale. Ho suonato in diversi gruppi, dividendomi con la passione per la magia».

Una passione non comune. Come l’ha sviluppata?

«Quando ero piccolo il mio nonno paterno amava stupirmi con dei giochi di carte. Ero piccolo e non riuscivo a replicarli, ma in qualche modo è stato gettato un seme che è poi germogliato tanti anni dopo. Un amico di Conegliano mi ha fatto un numero di magia con le carte e sono rimasto folgorato. Lì è scattata la scintilla. Solo che non sapevo come fare per imparare la tecnica».

Già, nella seconda metà degli anni Duemila YouTube era appena nato…

«Esatto, e non è che si trovassero tanti video sulla magia. Oggi è tutto più immediato, c’è tutto a disposizione con canali dedicati e maghi che spiegano i loro trucchi. Quando ho cominciato, dopo una lunga ricerca ho trovato un video in inglese, e mi si sono spalancate le porte del paese delle meraviglie. Poi ho trovato un canale a tema, sempre in inglese, e ho cominciato ad esercitarmi».

Inizialmente solo con le carte, poi con gli altri giochi.

«Suonare rimaneva una grande passione. Un giorno la nuova cantante del gruppo, che si occupava anche di animazione per bambini, arrivò con uno scatolone pieno di giochi. “Vuoi provare ad usarli? – mi disse – io non so cosa farci”. Un mese e mezzo dopo ho fatto il mio primo spettacolo».

Com’è andata?

«Era un giorno di Epifania, avrò avuto 23 o 24 anni. Andò bene, era una festa per bambini e tutti rimasero contenti. All’inizio mi chiamavano solo per quegli eventi, che sono una palestra incredibile. Se riesci a tenere viva la loro attenzione, hai vinto, vuol dire che funziona».

Dalle feste per bambini agli spettacoli in strada, con una costante: tanto esercizio.

«Da oltre dieci anni giro il Veneto, partecipando a tante manifestazioni. La più recente, che ricordo con maggiore affetto, è la “Gnogna run” di Treviso, una corsa di beneficenza per raccogliere fondi a favore di Rsa e case famiglia. Per me, la magia è anche questo: poter contribuire con il mio show a rendere ancora più speciale un evento così importante. Percepire il calore del pubblico è stata un’emozione fortissima, che ripaga le tante ore di esercizio. Sono tante, ogni giorno, a volte vado avanti anche tre ore senza interruzioni. E se per caso mi fermo per una settimana, mi accorgo della differenza e della minore fluidità dei movimenti».

Dai “Soliti Ignoti” al Festival Internazionale della magia. Qual è la sfida più interessante?

«Sono entrambe sfide stimolanti. Due anni fa sono stato invitato a partecipare ai Soliti Ignoti e ho potuto incontrare un grandissimo professionista come Amadeus e constatare di persona l’efficienza del suo team di lavoro. Il Festival della magia è un onore grandissimo, si svolge ogni tre anni ed è come un’Olimpiade dei maghi, che arrivano da tutto il mondo».

Quest’anno la location sarà a Torino, dal 14 al 19 luglio.

«Ci sono quattro categorie, dalla magia più classica da palco, alle illusioni. Io mi cimenterò nella categoria “Street Magic” e saremo in 32 a sfidarci per le strade di Torino il 12 e il 13 luglio. Verranno poi scelti in 20 per partecipare alle finali, è come essere ai mondiali di calcio».

Dovrebbe avere a disposizione dai 20 ai 25 minuti per il suo numero. Basteranno?

«Normalmente il mio spettacolo dura 50 minuti. In questi due mesi che mi separano dall’esibizione preparerò un “best of” da affinare ed elaborare. Un mago cerca di stupire un altro mago, ma sempre con un occhio per il pubblico, che sarà reale perché ci esibiremo per strada. Il mio obbiettivo è emozionare il pubblico, e per farlo utilizzerò anche la musica rock. Aggiorno costantemente i pezzi che accompagnano l’esibizione, e ultimamente ho inserito sia gli Offspring che Jimi Hendrix con una jam session fantastica».

Quali altri progetti sta seguendo?

«Sono stato invitato a due festival, uno in Italia e uno all’estero. Ad inizio giugno sarò a Narni, in Umbria, per “Narni città teatro”, mentre ad agosto sarò a St.Wendel, in Germania, per il Festival della magia di strada. Poi naturalmente sarò sempre a Treviso e provincia per una serie di eventi».

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Chi è

Il vittoriese Sirio Alfieri è un illusionista e autore che da oltre dieci anni porta nel mondo i suoi spettacoli di magia. Famoso è il suo numero di escapologia con la giacca, con il quale ha conquistato anche Amadeus durante la partecipazione a “I soliti ignoti”, ma è esperto anche di cartomagia e di mentalismo.

Ha partecipato anche a festival internazionali di arte di strada, fino agli spettacoli dedicati a persone con disabilità cognitive, senza barriere e distinzioni. I suoi contenuti sono su Facebook (Sirio Alfieri illusionista e autore) o su Instagram (@sirioalfierimagician).

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