Violenza sessuale a Treviso, Zuluaga si è rifugiato all’estero

Treviso. Il colombiano si è imbarcato su un aereo lo scorso 19 settembre ottemperando ad un ordine di espulsione della questura
Passerini Treviso Processo Zuluaga tribunale treviso
Passerini Treviso Processo Zuluaga tribunale treviso

TREVISO. Julio Cesar Aguirre Zuluaga, il colombiano noto come lo stupratore di via Dandolo, si trova all’estero dallo scorso 19 settembre quando, ottemperando all’ordine di espulsione firmato da questore di Piacenza , ha preso un aereo dall’aeroporto di Bologna e ha definitivamente fatto perdere le sue tracce. È quanto è emerso dall’udienza dello scorso 14 dicembre nella quale si è discusso del mandato di cattura europeo emesso dalla Procura nei confronti del colombiano.

L’uomo, giudicato colpevole di due stupri e condannato a un totale di 13 anni e 6 mesi, è uscito dal carcere grazie ad un cavillo legale lo scorso 15 settembre e quattro giorni dopo si è imbarcato su un aereo. E nessuno oggi sa dove si trovi. Il colombiano venne arrestato in Francia nell’ottobre 2011 mentre cercava di arruolarsi nella Legione straniera otto giorni dopo lo stupro di una ragazza in via Dandolo a Treviso. Negli anni successivi Zuluaga venne anche condannato ad altri 6 anni e 2 mesi e due mesi di reclusione per la violenza sessuale ai danni di un’amica della madre.

A fine 2011 la procura di Treviso infatti chiese e ottenne dalla Francia la sua estradizione ma, come previsto dagli accordi europei, solo per il singolo fatto: lo stupro di via Dandolo. Per questo, quando la seconda condanna è diventata definitiva, la procura trevigiana ha chiesto al ministero della Giustizia di attivarsi con le autorità francesi per ottenere un’estensione del mandato anche a quella sentenza. Sono seguite alcune udienze nelle quali la difesa di Zuluaga ha sempre opposto il difetto di contraddittorio: l’imputato non era presente e per questo non si è arrivati a nulla. Ma per rendere eseguibile la seconda condanna, serviva il sigillo della Francia. A carico di Zuluaga c’era infatti un’altra condanna a 6 anni e 2 mesi per la violenza sessuale ai danni di un’amica della madre. Una sentenza che avrebbe dovuto tenere il colombiano in cella ancora qualche anno, ma che non era stata eseguibile per un cavillo che opponeva i magistrati italiani a quelli francesi.

E così grazie a questo tira e molla giudiziario Zuluaga dal 15 settembre è tornato un uomo libero per aver espiato la pena. Solo una delle due che gli erano state inflitte, quella di 7 anni e 4 mesi, al netto degli sconti per buona condotta (tre mesi ogni anno di detenzione), per lo stupro commesso ai danni della studentessa aggredita all’alba del 24 ottobre 2011 nei pressi del sottopassaggio della stazione di Treviso. E da quando è uscito dal carcere di Piacenza il colombiano è sparito. In Italia era clandestino, per cui non appena liberato il questore di Piacenza ha emesso un’ordine di espulsione che il colombiano, ovviamente, ha immediatamente ottemperato facendo perdere le sue tracce.

 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso