Villa Velo, sigilli della Finanza Un sequestro da 600 mila euro

Misura disposta dopo la condanna definitiva di Antonio e Loretta, padre e figlia Nel mirino l’abitazione di pregio in via Madonnette a Caerano e un appartamento
Velo Spa di Altivole - La sede della Velo Spa di Altivole Nel riquadro Marco Rossini
Velo Spa di Altivole - La sede della Velo Spa di Altivole Nel riquadro Marco Rossini

CAERANO. Immobili per 600 mila euro sequestrati dalla guardia di finanza di Bassano ai Velo: padre e figlia. Sotto sequestro sono finiti un appartamento e quota parte di una villa di pregio, quella che si trova in via Madonnette, a Caerano, dove risiede la famiglia.

La sentenza

È la diretta conseguenza della sentenza definitiva della Cassazione emessa nel novembre scorso per il giro di fatture false in cui era coinvolta la Velo Spa, un piccolo impero nel settore delle macchine per la produzione di vino e birra. Il valore del sequestro, tra appartamento e quota parte della villa, si aggira sui 600 mila euro. A essere oggetto del provvedimento di sequestro sono stati gli immobili riconducibili a Loretta Velo, 45 anni, e al padre Antonio, 82 anni, in qualità di amministratori della Spa che produceva macchinari per il settore enologico e per i birrifici, che aveva sede ad Altivole.

L’inchiesta

Tutto risale ad anni addietro, quando l’inchiesta della guardia di finanza aveva portato alla luce un grosso giro di fatture false. E nel giro c’era anche la Velo Spa, con sede ad Altivole, allora un piccolo impero nel settore, alla quale erano state contestate fatture fittizie, tra il 2009 e il 2010, emesse da cartiere riconducibili a un bassanese, per circa 5 milioni di euro, con una conseguente indebita detrazione di Iva per 850 mila euro. Da lì era partito un lungo iter giudiziario. La sentenza di primo grado, in tribunale a Treviso, era arrivata nel 2016 con una condanna per padre e figlia a 11 anno e 8 mesi e la confisca dei beni a copertura dell’evasione fiscale. Il ricorso in appello a Venezia aveva portato, un anno dopo, a una riduzione della pena di un paio di mesi, con la conferma però della confisca. Lo scorso novembre c’è stata la sentenza definitiva della Cassazione, che ha confermato la sentenza d’appello, ossia un anno e sei mesi di reclusione con la sospensione della pena, e la confisca dei beni a copertura dell’evasione fiscale.

Gli immobili

E ora è diventata operativa con il sequestro a padre e figlia, che a suo tempo erano rispettivamente presidente e membro del consiglio di amministrazione della Velo Spa, di un appartamento e di quota parte della villa di pregio dove vivono a coprire una somma di circa 600 mila euro. Nel contesto delle indagini sulla emissione di fatture false erano rimaste coinvolte a vario titolo 35 imprese che operavano tra le province di Vicenza, Treviso e Padova, a suo tempo erano stati eseguiti 5 arresti e formalizzate 28 denunce e sottoposte a sequestro preventivo somme di denaro e immobili per alcuni milioni di euro. Ora, a sentenza definitiva, per Antonio e Loretta Velo è scattato il sequestro di immobili per un valore di circa 600 mila euro. —

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