Via Tasso, l’area cani sposta i monumenti

Nuovo spazio per gli amici dell’uomo sotto le mura: verranno rifatti i giardini e le recinzioni

Ca’ Sugana ha impegnato 300 mila euro per rifare il look ai parchi giochi e alle aree verdi sparse nel territorio comunale. Una di queste saranno i giardini lungo viale Tasso, il rettilineo che da Ponte Garibaldi arriva fino alla curva di ponte “Dea Goba”.

Recintati negli anni dell’amministrazione Gentilini, dopo essere diventati anche dormitorio all’aperto di alcuni immigrati, i giardinetti sono stati arricchiti nel tempo anche di due monumenti, ultimo dei quali quello al Fante d’Italia. Oggi, secondo il progetto dell’amministrazione, lì dove oggi troneggiano i due cippi commemorativi avranno campo libero i cani. Il piano dell’assessorato ai Lavori pubblici prevede infatti di investire alcune decine di migliaia di euro dei 300 mila impegnati, per ridisegnare completamente l’area sotto le mura traslocando entrambi i monumenti più a Sud, più vicini alla curva dove inizia la Restera, lasciando agli animali il “possesso” dell’area più vicina a Ponte Garibaldi.

La spesa servirà a pagare il trasloco dei due monumenti,lo scavo necessario a portare l’acqua all’interno della zona dedicata ai cani, ma anche nuove piante e nuove aiuole per dare valore alla zona verde. «Quella zona andava sistemata», spiega l’assessore ai Lavori pubblici Ofelio Michielan, «spostiamo i monumenti anche per posizionali in un luogo più bello, vicino alle acque, tra alberi e passerelle».

Non è chiaro se il progetto permetterà di valorizzare anche uno dei tanti varchi d’accesso alla “Treviso sotterranea” che si apre proprio in via Tasso. È quello che sogna, da tempo, l’associazione speleologica “Gruppo Grotte”, che preme per aprire percorsi guidati attraverso la Treviso nascosta. Ma non è un piano di facile realizzazione.

I lavori potrebbero cominciare già con l’anno nuovo, a meno che qualcuno non si opponga allo spostamento dei due cippi che oggi troneggiano nel prato di via Tasso guardando in faccia le auto che corrono sul Put, al pari dei monumenti ai paracadutisti (Varco Manzoni), ai cavalieri (varco Fra’ Giocondo), all’alpino (Porta Caccaniga). Sculture e cippi che uniti alla Lattiera di Porta Piave, al monumento agli avieri (via Roma) e al “masso” di Follina per Padre D’Alviano (Curva Bricito), trasformano l’anello cittadino in una sorta di memoriale.

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