Vedelago, in vendita il magazzino della Sira

VEDELAGO. La merce di un fallimento “eccellente”, quello della Sira di Vedelago, finirà in vendita libera (a prezzi di saldo) dal 5 al 14 gennaio all’Hotel Russott di Mestre. Aurea Trade Srl, società di Paese nata all’inizio del 2017 con l’obiettivo di rivendere i prodotti derivanti da aste giudiziarie e fallimentari, si è infatti aggiudicata il tesoro di capi d’abbigliamento dello storico magazzino di Fossalunga, da oltre cinquant’anni a Vedelago. Assieme ai capi acquisiti da Sira finiranno in vendita anche tremila paia di calzature legate a un procedimento giudiziario concluso a Genova.
Il fallimento di Sira Srl, decretato il 29 dicembre 2016 dal Tribunale di Treviso, aveva destato parecchio scalpore nella Marca. La società che gestiva il centro commerciale di Fossalunga si era opposta, salvo poi ammainare definitivamente la bandiera qualche mese più tardi. Si erano così svuotati oltre 13.500 metri quadrati nei quali erano stipati 30 mila capi di abbigliamento, appartenenti ad alcuni dei più noti brand internazionali (Sira raccoglieva capi di una fascia medio alta del mercato). Una quantità notevole di merce che ha costretto Aurea Trade a prendere in affitto un intero piano dell’Hotel di Mestre, che resterà aperto al pubblico il 5-6-7 gennaio dalle 9.30 alle 20, l’8-9-10-11 gennaio dalle 10 alle 19, il 12-13-14 gennaio dalle 9.30 alle 20.
«Il progetto si amplierà nei prossimi mesi» spiega l’amministratore unico di Aurea Trade, «con la nascita di due outlet di circa 400 metri quadrati, uno a Treviso e uno a Mestre, con aperture esclusivamente di venerdì e di sabato, offrendo sempre al pubblico uno sconto notevole sul prezzo di cartellino. Se questa iniziativa all’Hotel Russott porterà ai risultati auspicati, nei prossimi mesi proporremo un secondo evento simile, dedicato ai capi della collezione primavera-estate».
Non è la prima volta che Aurea Trade organizza vendite dedicate ai beni acquisiti da procedure fallimentari. Il procedimento che ha coinvolto Sira continua nelle aule di tribunale. I debiti contratti con il fisco si sono tradotti in un procedimento a carico della ex titolare Carmen Favaro (difesa dall’avvocato Paolo Pastre). In Tribunale a Treviso si è aperto il processo a suo carico. La donna è imputata di omesso versamento dell’Iva per un ammontare di 430 mila euro per il solo anno 2012. Probabilmente è il primo di altri procedimenti per omessi versamenti dal momento che, ufficiosamente, si calcola in circa un paio di milioni di euro l’esposizione con il fisco. Lo ha detto anche un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, sentito nel corso dell’udienza davanti al giudice Francesco Sartorio.
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