«Va mantenuto il nome Cinema Méliès e la città sia grata a Fabris»

CONEGLIANO. «Mantenete la denominazione Méliès, è un pezzo di storia di Conegliano. Senza Fabris non ci sarebbe mai stato un multisala a Conegliano». L’appello è lanciato dall’ex sindaco e assessore ai Lavori pubblici, l’ingegner Alberto Maniero, ai nuovi titolari del cinema. Lui era stato amministratore comunale quando fu fatto il progetto di riqualificazione dell’ex distilleria di via Matteotti, dove è stata realizzata la struttura, ancora adesso un fiore all’occhiello in città. «Giorgio Fabris ha sempre messo il cuore, è un imprenditore della cultura per Conegliano, dobbiamo rendergli merito», afferma l’ex primo cittadino. Da assessore e sindaco aveva seguito da vicino la costruzione di quello che non era solo un cinema, ma uno spazio di eventi e socializzazione. «A differenza di altri multisala “scatole chiuse”», spiega Maniero, «questo è stato un multisala urbano, una finestra aperta sulla città, ben inserito nel contesto cittadino. Cinergia fa il suo giusto percorso, ma non cancelli il nome Georges Méliès che è patrimonio della comunità. Abbinino il nome Méliès a Cinergia».

Maniero ora è alla guida dell’Avis, associazione che domenica scorsa ha organizzato il concerto di Natale al teatro Accademia. Il presidente ha così avuto modo di dialogare con Fabris e osservare il suo rammarico. «Anche all’Accademia riesce a portare avanti una stagione teatrale di rilievo», dice Maniero, «è giusto riconoscere ciò che Giorgio Fabris ha fatto e fa per Conegliano: è stato un grande e ha lasciato un patrimonio culturale straordinario alla città».

Anche sui social si è scatenato un dibattito, Fabris ha diffuso il suo commento: “Il cinema Méliès muore assassinato”. «Continueremo comunque a chiamarlo Méliès», scrivono i più affezionati. Molti invece attaccano il precedente gestore, per la questione degli abbonamenti non rimborsati. Gli ex abbonati potranno comunque utilizzare i loro ingressi al Cinergia, presentando la tessera alla biglietteria. La nuova proprietà ha deciso di prorogarne la validità per 12 mesi. —

Di.B.

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