Unabomber, risarcimenti alle piccole Greta e Francesca

Unabomber, lo Stato ha fissato i risarcimenti per le quattro vittime trevigiane del dinamitardo del Nordest. A Francesca Girardi vanno 190.455 euro, ad Annita Buosi 90.466, a Greta M. 53.786 e a Nadia Ros 38.418. A darne conferma, il senatore trevigiano della Lega Nord Piergiorgio Stiffoni: «Si tratta del 90% del totale - dice Stiffoni - Presto, inoltre, le vittime potranno godere anche di un vitalizio legato al grado di invalidità causato dagli ordigni che le hanno colpite».
MOTTA DI LIVENZA TV 20050325 TORNA A CASA GRETA LA BAMBINA DI MOTTA FERITA DALL'ATTENTATO DI UNABOMBER ALL'INTERNO DEL DUOMO DI MOTTA IN FOTO I GENITORI SARA E SERGIO MOMESSO DAVANTI CASA (GAVAGNIN/Gavagnin )
MOTTA DI LIVENZA TV 20050325 TORNA A CASA GRETA LA BAMBINA DI MOTTA FERITA DALL'ATTENTATO DI UNABOMBER ALL'INTERNO DEL DUOMO DI MOTTA IN FOTO I GENITORI SARA E SERGIO MOMESSO DAVANTI CASA (GAVAGNIN/Gavagnin )
Dopo anni di attesa, sembrava che i risarcimenti dello Stato per le vittime di Unabomber non dovessero più arrivare. Ieri, finalmente, la notizia ufficiale. Fino ad oggi, gli unici soldi arrivati alle vittime del bombarolo erano stati quelli della Regione, che ha voluto pagare le spese mediche in segno di solidarietà. Nel 2005 gli attentati di Unabomber sono stati riconosciuti come atti di terrorismo in base a una legge nazionale approvata su proposta dello stesso Stiffoni all’indomani dell’ultimo colpo del dinamitardo del Nordest, avvenuto nel duomo di Motta. L’iter è stato abbastanza rapido grazie al lavoro delle procure di Venezia e Trieste, che in merito agli attentati hanno ipotizzato il reato di lesioni colpose con l’aggravante di terrorismo, e così nel 2006 le vittime vennero avvisate di provvedere agli adempimenti di legge per far richiesta del risarcimento. Greta di Motta di Livenza (nella foto i suoi genitori) era rimasta vittima nel 2005 della follia di Unabomber, a soli 6 anni. Rimase gravemente ferita alle mani da un cero manomesso nel duomo di Motta. Come le altre vittime del mostro, in seguito venne riconosciuta vittima di un atto terroristico. Alla famiglia vanno 53.786 euro. Francesca Girardi, 13 anni di Oderzo, venne ferita a un occhio e alla mano destra dallo scoppio di un pennarello sul greto del Piave il 25 aprile 2003. A lei, per la gravità del danno, vanno 190.455 euro. Altra mottense è Annita Buosi, che il 2 novembre 2001 venne travolta dall’esplosione di un lumino all’interno del cimitero di Motta: risarcimento fissato in 90.466 euro. E infine Nadia Ros di Cordignano che il 7 novembre 2001 aprendo un tubetto di pomodoro venne investita da un’esplosione che le provocò la perdita della mano sinistra: 38.418 euro. Il passo successivo è la quantificazione dell’invalidità legata a un vitalizio.

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