Una festa a sorpresa per il reduce I bersaglieri cantano l’inno d’Italia

Farra. Un evento toccante a casa di Rino Bubola, classe 1922 Nel 1943 si salvò gettandosi dal treno che lo portava verso il lager 

LA cerimonia

Si è svolta sabato a Farra di Soligo, una toccante cerimonia presso l’abitazione di Rino Bubola, classe 1922, reduce di guerra del 3° Reggimento Bersaglieri.

Organizzatore dell’evento Mattia Perencin, appassionato di storia locale e già autore di due libri sulla Grande Guerra. «Sono andato diverse volte a trovare a casa il reduce Rino Bubola per farmi raccontare la sua storia e a raccogliere attraverso delle video interviste i suoi racconti di guerra. La sua è una delle ultime testimonianze viventi di quel periodo a Farra di Soligo. Mi sono sentito in dovere di ringraziarlo e ho deciso assieme alla famiglia, alla sezione provinciale e regionale dei bersaglieri e al gruppo Alpini di Farra di onorarlo nei giusti modi. Abbiamo tenuto a Rino tutto nascosto, non si aspettava una cerimonia così, è stato molto bello ed emozionante sia per noi che per lui».

«Rino fu inviato militare in terra francese con il Reggimento Bersaglieri motorizzati - ricorda Perencin - rientrò in Italia a Torino proprio l’8 settembre». I tedeschi lo catturarono, lui fuggì approfittando di un rallentamento del convoglio che lo portava verso il lager. I nazisti gli spararono ma lui si salvò correndo a perdifiato, e poi riuscì a riabbracciare la sua famiglia. Sabato mattina, Rino Bubola è stato accolto con uno squillo d’attenti e il saluto militare di tutti i presenti, oltre una cinquantina. Al termine i bersaglieri hanno intonato una loro canzone accompagnati dal suono della tromba e dall’Inno d’Italia. —

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