Assalto ultras, la condanna del club mestrino: «Atto vigliacco che danneggia tutti»
Le parole della società dopo gli scontri con i tifosi del Treviso al termine del derby. C’è il timore che per il ritorno al Baracca scattino i divieti di trasferta

«Condanniamo questi atti, a prescindere, e speriamo non ci siano particolari ripercussioni per colpa di alcuni soggetti che si comportano male». Andrea Checconi Sbaraglini parla per la società Calcio Mestre.
«Il calcio è della gente, il timore è che episodi circoscritti a pochi elementi possano danneggiare entrambe le tifoserie mediante restrizioni di sorta. In ogni caso ci rimettiamo alle decisioni delle forze dell’ordine». Insomma, la società teme che sulla scorta dell’agguato, ci rimetta il derby al Baracca e la parte sana delle due tifoserie.
La società ricostruisce quanto avvenuto, facendo intendere che si è trattato di un agguato «vigliacco» sulla falsa riga di quanto già visto in precedenti puntate e che aveva portato alle penalizzazioni attuali.
I tifosi del Mestre erano stati scortati e solo cento avevano avuto la possibilità di assistere alla partita dopo gli episodi del 2023. La trasferta di domenica 21 dicembre era a rischio da entrambe le parti dopo una chiusura di due anni per un motivo identico. Ecco perché c’è la possibilità non peregrina che i tifosi del Treviso non possano venire a Mestre per la partita più importante in vista.
La speranza è che la trasferta non sia vietata, dal momento che penalizzerebbe entrambe le piazze.
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