Truffatori vestiti da Babbo Natale chiedono offerte e se le intascano

A Canizzano la polizia ferma un quarantenne in costume con 50 euro in tasca: è un pregiudicato Ora è caccia a un trio in azione tra Santa Bona e Monigo. L’allarme delle parrocchie: «Non date nulla»
20091220 - BRESCIA - ACE - PRIMA CORSA DEI BABBO NATALE A BRESCIA - Concorrenti vestiti da Babbo Natale hanno corso oggi 20 dicembre 2009 attraverso la citta' di Brescia, la gara e' stata organazzata dall'Associazione italiana cultura sport. ANSA/FILIPPO VENEZIA /gid
20091220 - BRESCIA - ACE - PRIMA CORSA DEI BABBO NATALE A BRESCIA - Concorrenti vestiti da Babbo Natale hanno corso oggi 20 dicembre 2009 attraverso la citta' di Brescia, la gara e' stata organazzata dall'Associazione italiana cultura sport. ANSA/FILIPPO VENEZIA /gid

Vanno in giro vestiti da Babbo Natale, costume rosso, barba posticcia bianca, un cuscino sul ventre per apparire panciuti e fare colpo sui bambini. Chiedono soldi per fantomatiche associazioni di beneficenza in favore di poveri, orfani, persone in difficoltà della parrocchia ma in realtà intascano le donazioni.

Succede a Treviso, dove nei giorni scorsi sono fioccate le segnalazione di cittadini dubbiosi davanti alla raccolta di fondi fatta porta a porta nei quartieri fuori mura. In periodo natalizio, in tempi in cui risuona l’invito a «essere tutti più buoni» non poteva esserci truffa più ovvia e più azzeccata. A indagare è la polizia che negli ultimi dieci giorni ha attivato una serie di pattugliamenti in tutta la periferia del capoluogo proprio per dare la caccia alle barbe bianche e ai vestiti rossi. Assurdo? Forse, di certo però – purtroppo – necessario, perché più di qualcuno pare aver scelto il travestimento da Babbo Natale per truffare la gente, soprattutto gli anziani. A dimostrarlo quanto avvenuto due giorni fa a Canizzano dove gli agenti sono intervenuti per fermare un Babbo Natale che suonava ai campanelli chiedendo aiuto per i bambini poveri. A chiamare la polizia è stata la figlia di un anziano che aveva appena donato 50 euro nonostante le sue rimostranze e i suoi dubbi leciti. Di qui l’intervento che ha permesso di scoprire come «Babbo», in realtà, fosse un quarantenne di Paese, già noto per alcuni precedenti, che una volta presi i soldi li intascava per i suoi conti personali.

Per lui è immediatamente scattata la denuncia, ma le Volanti si sono dovute poi attivare per dare la caccia a un trio sospetto che faceva il porta a porta in costume natalizio tra Santa Bona e Monigo. Ma quando sono arrivati sul posto i tre si erano già dileguati.

«Diffidate da chi chiede soldi senza qualificarsi davvero con tesserini o documenti». Le parrocchie hanno negato qualunque rapporto con queste raccolte fondi in costume.

Federico de Wolanki

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