Trovata in Francia l’operaia scomparsa

Dosson, Sandra Imiavan rintracciata dagli inquirenti dopo la denuncia fatta un mese fa dalla sorella. Il sollievo dei parenti
Di Rubina Bon

CASIER. È viva e si trova in Francia Sandra Imiavan, 28 anni: la giovane donna di origine nigeriana residente a Dosson era sparita nel nulla dal 5 marzo. Dopo più di un mese di angoscia e preoccupazione per le sue sorti, nelle scorse ore i carabinieri hanno confermato che Sandra è stata rintracciata oltralpe e sta bene. Il suo, dunque, è stato un allontanamento volontario, sia pure con qualche aspetto poco chiaro. A presentare denuncia di scomparsa alle forze dell’ordine era stata la sorella di Sandra, che vive nel Vicentino. Anche il cognato si era rivolto ripetutamente ai carabinieri. Nelle scorse settimane gli inquirenti avevano scandagliato la vita della ventottenne alla ricerca di eventuali piste utili per le indagini. Stando ai parenti, non era escluso che la donna potesse essere finita nelle mani di qualche malintenzionato. Gli stessi familiari non avevano fatto mistero di non escludere alcuna pista, nemmeno quelle peggiori per le sorti della ragazza. Cinque settimane di angoscia, poi nelle scorse ore il felice epilogo: i carabinieri della Compagnia di Treviso hanno confermato che la ventottenne è stata rintracciata in Francia, in una località che per il momento gli inquirenti vogliono mantenere segreta. Ciò che è importante, e che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a familiari e amici, che nelle settimane scorse avevano tappezzato anche il capoluogo con manifestini con la sua foto, è che Sandra sia viva. Non si sa al momento come Sandra sia arrivata in Francia, né se sia da sola o in compagnia di qualcuno. Sembra che all’individuazione oltralpe della ragazza i carabinieri siano arrivati grazie ad alcune segnalazioni. Il suo, dunque, è stato un allontanamento volontario. Spetterà solamente a lei, a questo punto, decidere se e quando tornare nel suo appartamento di via Zermanese, a Dosson, e se dare spiegazione di quanto successo ai familiari. Non si esclude che la ragazza abbia scelto di espatriare in Francia per tagliare i ponti con la vita che si era costruita in Italia da qualche anno, da quando era arrivata dalla Nigeria in compagnia della sorella. Forse oltralpe Sandra sogna un futuro, magari aveva coltivato dei contatti che alla fine l’hanno spinta a lasciare la Marca per trasferirsi in Francia. Resta da capire perché in tutte queste settimane Sandra non si sia fatta viva con nessuno dei parenti, nemmeno con la sorella, almeno per dirle che stava bene e che non dovevano più cercarla. Invece la giovane nigeriana ha scelto il silenzio, peraltro spegnendo il telefono cellulare a cui specie il cognato italiano ha chiamato centinaia di volte in queste settimane nella speranza che lei lo accendesse. Si è dunque risolto con un lieto fine il giallo di Sandra, dossonese di adozione. A Casier, dove è ancora formalmente domiciliata, Sandra aveva lavorato per un periodo come dipendente di un’azienda di catering, negli ultimi tempi invece era in cerca di un nuovo lavoro.

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