Treviso, violenti pestaggi in centro e in Fonderia: due ventenni autori degli accoltellamenti
Le indagini della Squadra Mobile erano partite dopo l’aggressione notturna a un veterinario al “Ponte de Fero”

TREVISO. Per mesi hanno seminato il terrore in centro e nella zona della movida in Fonderia. Spesso ubriachi aggredivano senza alcun giustificato motivo le povere vittime che spesso dovevano anche ricorrere alle cure dell’ospedale con ferite in alcuni casi molto serie. Ora, dopo mesi di indagini, gli investigatori della Squadra Mobile hanno finalmente individuato gli autori di quei violenti pestaggi: si tratta di due ventenni, Roman Jan Seban, naturalizzato italiano di origini brasiliane residente a Dosson, e Infante Raoul Diogo di origini colombiane e residente a Nervesa. Per entrambi è stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Treviso.

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Le aggressioni. Le indagini della Mobile, guidata da Claudio Di Paola, erano scattate nel luglio dello scorso anno in seguito al violento pestaggio avvenuto lungo il Put, all’altezza del “Ponte de fero”, sul versante opposto rispetto alla banca Antonveneta. La gang aveva improvvisamente preso di mira un 36enne trevigiano, manager nel settore import export, e un suo amico della provincia di Venezia, un veterinario della stessa età, che stavano rincasando assieme alle fidanzate dopo la serata passata tra Suoni di Marca sulle mura. Una ragazza li aveva raggiunti per chiedere loro una sigaretta. «Le abbiamo chiesto se per caso lei aveva da accendere», aveva detto il 36enne, «è stato a quel punto che è scoppiato il finimondo. Senza alcun motivo». Dall’argine erano spuntati i due 20enni. Era stato il veterinario a ricevere la coltellata alla testa. Per fortuna la lama era “rimbalzata” contro il cranio, lasciando due fori: uno d’entrata e uno d’uscita. Un altro violento episodio risale a fine novembre quando al circolo privato “New Mesdames” di via Fonderia a Treviso era scoppiata un’altra violenta rissa con una persona colpita ripetutamente con una bottiglia di vetro. In seguito a questo fatto la Questura aveva adottato il provvedimento per chiuderlo per un certo periodo.

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Le indagini. E a questo punto i tasselli hanno iniziato ad unirsi. Gli investigatori hanno prima di tutto passato al setaccio le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del locale e anche quelle puntate nella zona dove era avvenuta l’aggresione a luglio. A quel punto il cerchio si è via via ristretto sui due ventenni che, si è poi scoperto, non erano certo nuovi a questi atteggiamenti violenti. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Paaolo Fietta, è arrivata quindi a conclusione con la formalizzazione delle accuse nei confronti di Roman Jan Seban e Infante Raoul Diogo. Nell’agosto dell’anno scorso si è scoperto che il primo aveva anche aggredito una sua amica senza alcun apparente motivo. E così nei giorni scorsi è stata emessa la misura cautelare per entrambi del divieto di dimora nel Comune di Treviso. Le accuse nei loro confronti sono quelle di lesioni gravissime. E soprattutto si è potuto dare un volto a chi aveva terrorizzato per alcuni mesi i trevigiani con violente aggrissioni sia per strada che all’interno dei locali. —
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