Treviso: il conto del condominio in Fonderia è completamente vuoto

Pagamenti in ritardo, qualche problema con le bollette, poi la probabile fuga. Da tempo alla Fonderia i 120 proprietari e inquilini sospettavano qualcosa
Agenzia Candussi, giornalista Artico. Degrado nei condomini di via Ca' Rossa, Mestre.
Agenzia Candussi, giornalista Artico. Degrado nei condomini di via Ca' Rossa, Mestre.

TREVISO. Zero. Il conto corrente del condominio La Fonderia è vuoto. È quanto emerso dopo i primi controlli svolti non appena i condòmini hanno appreso della scomparsa di Antoine Valli, l'amministratore di Noventa Padovana che da oltre un mese ha fatto perdere le proprie tracce. Eppure molti inquilini delle 120 utenze di via Fonderia avevano già versato due tranche delle spese condominiali, la prima ad agosto e la seconda a ottobre. Di possibilità sul piatto dunque, almeno in teoria, ne restano due: che il conto sia vuoto perché Valli ha pagato i fornitori (ma allora perché sparire), oppure che abbia prelevato il denaro e se ne sia andato. Visto che l'impresa di pulizie D&D Service non vede soldi da una decina di mesi, la logica spinge chiaramente per una delle due ipotesi. Ma nella vita non si può mai dire....

Treviso: un altro amministratore sparito, giallo sui conti

In via Fonderia i nervi sono a fior di pelle; gli inquilini temono di dover sborsare altre migliaia di euro per scongiurare che vengano staccate elettricità e gas, dopo che già da una quindicina di giorni anche le pulizie sono state sospese. Alcuni hanno reso le proprie utenze autonome, fin dal 2009, quando vennero interrotte le forniture per alcune bollette non pagate. Ma nell'area ci sono anche diversi locali pubblici, come l'Havana e l'Home, che da uno stop a gas, elettricità e acqua avrebbero grossi danni.

In realtà, si scopre ora, i problemi con l'amministratore non sono esattamente una sorpresa. O meglio, lo sono stati solo per coloro che demandavano ad altri la gestione delle spese condominiali e che non partecipavano alle assemblee. È il caso di società che lì hanno la sede ma sono fallite, i cui curatori non si sono occupati di verificare le spese condominiali, o di aziende che, magari, semplicemente facevano i bonifici con regolarità, senza controllare l'effettivo pagamento delle utenze e spendere del tempo per leggersi preventivi e consuntivi. A dimostrazione di ciò, il fatto che negli ultimi anni in assemblea non sono stati mai raggiunti nemmeno i 500 millesimi necessari per prendere decisioni di qualunque tipo.

Anche lunedì, dopo che un gruppo di condòmini ha deciso di prendere in mano la situazione, pur comunicando che l'amministratore era irreperibile da un mese, all'Home, dove si è tenuta l'assemblea, si sono superati di poco i 600 millesimi. Colpa anche di pochi proprietari immobiliari, che detengono le grandi superfici del condominio La Fonderia.

Ma negli ultimi anni sono stati diversi i tentativi di cambiare amministratore (tutti arenatisi sui millesimi mancanti) di fronte ad alcune anomalie. Una su tutte: alcune voci di bilancio erano la fotocopia di quelle dell'anno precedente. Com'è possibile spendere esattamente la stessa cifra? Altra anomalia denunciata negli anni da alcuni inquilini il fatto che i fornitori fossero sempre provenienti dalle zone di Valli, e che ogni richiesta di cambiarli rimanesse inascoltata.

Che qualcosa non andasse per il meglio, alcuni, dunque, l’avevano capito da tempo, ma è stato impossibile intervenire. E ora chi già sospettava e chi ha lasciato la barca affondare si trova di fronte allo stesso pericolo: dover sborsare migliaia di euro per ripianare eventuali debiti.

I condòmini hanno incaricato l'amministrazione Tamburi di Treviso di prendersi carico della vicenda, e dalla prossima settimana si potrà capire qualcosa di più preciso dei conti lasciati da Antoine Valli. La lista movimenti del conto corrente è in grado di svelare qualcosa di più sulla sparizione dell'amministratore. Bonifici e prelievi non destinati ai fornitori confermerebbero quello che oggi sospettano tutti sia successo.

Intanto, dopo la denuncia ai carabinieri presentata da alcuni inquilini del Ca' Rossa, l'altro supercondominio amministrato da Valli a Mestre, sono iniziate le indagini per capire dove sia finito.

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