Treviso, il bio di Spiga d’oro compie 30 anni

«No al biologico industriale, c’è un legame forte fra alimentazione e stile di vita»
agostini agenzia foto film Treviso spiga d'oro 30 anni attività in foto corrado un responsabile
agostini agenzia foto film Treviso spiga d'oro 30 anni attività in foto corrado un responsabile

TREVISO. Tutto partì dagli insegnamenti di Rudolf Steiner. Dall’alimentazione che va a braccetto con la pedagogia. Metà Anni Ottanta: Corrado Vendraminetto raccoglie un pugno di soci e s’affida alla dottrina del filosofo austriaco, ritenendo che «per avere un uomo con la “U” maiuscola serve il cibo sano». Il primo germoglio è la collaborazione con Orlando Florean, agricoltore di Sant’Angelo, precursore della biodinamica.

Dal negozio di via Pescatori, 40 metri quadri appena, nasce la favola di “Spiga d’oro”, gli antesignani del biologico a Treviso. Era il 1986 e 30 anni dopo è tempo di festeggiamenti. In un’epoca che vede il proliferare del biologico, balzata a 4mila metri quadrati e raddoppiata in pochi anni la superficie di vendita a Treviso con l’arrivo di nuovi marchi, i dodici soci del market di Viale della Repubblica rivendicano la primogenitura e mettono i puntini sulle “i”: «Con il boom degli ultimi anni, c’è il rischio che il bio scimmiotti il convenzionale. E si perda un’opportunità importante legata al sociale e allo stile di vita. Altro rischio, l’industrializzazione del biologico. O persino il “bio illlogico”, come evidenziato in una recente inchiesta del programma “Report”».

Spiga d’oro compie il salto di qualità nel 2000, sull’onda lunga dei timori legati alla “mucca pazza”. La realizzazione del negozio in Strada Ovest, per tanti anni un unicum in Italia, va di pari passo con altri progetti: il sostegno economico alla prima scuola steineriana di Treviso, il panificio con forno a legna di Piombino Dese, la scuola di Dharamsala in India. Non dimenticando gli incontri periodici: per la ricorrenza si è coinvolto l’epidemiologo Franco Berrino, che lunedì sera all’Appiani relazionerà su “La salute comincia dagli alimenti”.

L’appuntamento è già sold out, tanto che si è deciso di approntare una diretta streaming sul sito www.spigadoro.org. Il cerchio, intanto, si è chiuso con l’apertura di una coop agricola a Valmorel, nel Bellunese: s’allevano vacche e capre, si produce formaggio. «Abbiamo a cuore mangiare sano, rispetto della terra e stagionalità», chiosa il socio Riccardo Tasca.

 

Argomenti:commercio

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso