Ex badante spende 9 mila euro con la carta dell’anziana assistita: denunciata
La colf è accusata di aver usato la carta dell’anziana per cui lavorava per acquistare profumi, cosmetici e abiti online.

Profumi, cosmetici, abbigliamento e anche qualche cena consegnata a domicilio, per un totale di 9 mila euro di acquisti online fatti all’insaputa dell’anziana proprietaria della carta.
Per mesi una ventitreenne di origine campana residente in provincia di Treviso si è data allo shopping sfrenato attingendo dai risparmi dell’ottantottenne per la quale aveva prestato servizio come badante. Le indagini dei carabinieri di Conegliano, avviate su segnalazione dell’amministratore di sostegno che aveva notato anomalie nel conto corrente della donna, sono sfociate con la denuncia a piede libero della ex colf che dovrà rispondere dell’accusa di indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento.
Movimenti sospetti
Da quanto riscontrato dai militari, la giovane, venuta in possesso della carta della signora, avrebbe fatto acquisti online non solo durante, ma anche nel periodo successivo all’ingresso della donna in una struttura per anziani. Utilizzando il numero e il codice di sicurezza della carta l’ex badante avrebbe speso e spanto su piattaforme di e-commerce.
La segnalazione alle forze dell’ordine è partita dall’avvocato incaricato dalla famiglia come amministratore di sostegno che ha calcolato un ammanco di circa 9 mila euro. Una spesa ingiustificabile per lo stile di vita dell’ottantenne che da fine marzo è ospite di una casa albergo. Alcuni momenti sospetti infatti risalgono al periodo successivo a quella data, altro elemento sufficiente ad allarmare il legale.
La perquisizione
Gli accertamenti dei carabinieri hanno consentito di risalire alla presunta autrice delle transazioni, individuata nella giovane che in passato aveva prestato mansioni di caregiver per la vittima. Gli elementi raccolti hanno portato all’emissione di un decreto di perquisizione domiciliare, eseguito lo scorso 3 ottobre nell’abitazione della ventitreenne, dove sono stati rinvenuti e sequestrati molti degli oggetti acquistati sulle piattaforme corrispondenti agli addebiti sospetti notati dal amministratore di sostegno. Perlopiù e-commerce di trucchi e cosmetici ma anche di abbigliamento vintage e di food delivery. Il tutto tradendo la fiducia dell’anziana vittima. —
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