Morto a 56 anni Michele Borella, era l’anima di Radio Conegliano
Da tempo lottava con la malattia, era la voce della rassegna stampa. Originario di Rovigo, aveva iniziato con l’emittente di Caerano

La città perde una delle sue voci. Si è spento ieri mattina in ospedale a Conegliano, dove era ricoverato dopo l’aggravarsi della malattia che l’aveva colpito tempo fa, Michele Borella, 56 anni, anima, cuore e voce di Radio Conegliano. Per quasi un decennio ha accompagnato il risveglio dei coneglianesi o il tragitto al lavoro di tanti cittadini che si sintonizzavano sulla frequenza 90.60 per ascoltare la rassegna stampa.
Autorità, enti, associazioni e radioascoltatori piangono la sua scomparsa, che ha lasciato tutti sgomenti. Anche il sindaco Fabio Chies ha voluto tributare un ricordo a Borella, «Un persona per bene che ha fatto tanto per la città e che ha vissuto con grande dignità la malattia». Fino all’ultimo ha voluto essere presente nello studio di viale Venezia, mosso da un entusiasmo e da una professionalità che in tanti ricordano, come ricordano la sua voglia di fare. Fossero nuovi programmi per la radio oppure nuove strategie commerciali. Nato a Rovigo, Borella aveva iniziato la sua carriera radiofonica a Radio San Marco a Caerano, facendo lo speaker e occupandosi della raccolta pubblicitaria. Un amore, quello per la musica davvero grande (amava più di tutti i Pooh) che si è poi declinato nella passione per la radio. Aveva vissuto a Vedelago, poi a Sernaglia e infine, da diversi anni, era diventato coneglianese.
Accanto all’impegno per Radio Conegliano, non è mancato quello per Il Piave, dove era responsabile commerciale. Profondamente religioso, aveva frequentato anche la Scuola di formazione teologica del seminario vescovile di Vittorio Veneto. Appassionatissimo di sport, in particolare di calcio (aveva seguito da vicino la cavalcata del Conegliano alla conquista della serie D), era stato arbitro di calcio. Aveva lavorato come agente pubblicitario per diverse emittenti, ma è per Radio Conegliano che si è speso anima e corpo, in particolare dopo la scomparsa, avvenuta nel 2021, del patron della radio coneglianese, l’italo-brasiliano Antonio Piccoli.
È stato parte attivata della comunità, con eventi, incontri, in particolare del mondo sociale e solidale. Dove c’era qualcosa da raccontare, da riportare, lui c’era. Dove c’era l’opportunità di promuovere Radio Conegliano lui c’era. Una grinta e un coraggio che l’hanno sempre contraddistinto nel lavoro.
E che hanno continuato ad essere il suo motore anche nel periodo della malattia, quando non ha mai smesso di essere propositivo e di guardare al futuro. Tanti gli attestati di stima arrivati sia ai famigliari che allo staff di Radio Conegliano. Data e luogo dei funerali non sono ancora stati fissati. —
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