Treviso 2020, trenta minuti per giocarsi il primo posto

Treviso. Ore decisive per identificare lo staff che andrà a Roma a presentare il progetto del capoluogo Prove come a teatro per studiare modi e tempi dell’audizione che si terrà porte chiuse l’8 febbraio

Treviso capitale della cultura. Goldin: "La città ha le carte per vincere"

TREVISO. Passata la prima grande fatica per la redazione del Dossier per la candidatura di “Treviso capitale della cultura 2020”, e smaltito il giusto entusiasmo per essere entrati nella rosa delle dieci città papabili, ora in Comune a Treviso si è tornati a studiare per pianificare gli ultimi “cento metri” della grande gara nazionale.

Bisogna selezionare con chi correre la finale, come correrla, e con quali tempistiche, ben sapendo che la fase finale sarà quella in cui pochi si faranno carico dell’impegno di tutti, c’è poco tempo e tutti quanti – lo ammettano o meno – vorrebbero tornare a casa certi di aver fatto tutto il possibile per il trofeo.

La bellezza di Treviso si candida a capitale della cultura 2020


L’audizione si terrà quasi certamente l’8 febbraio. Treviso, salvo variazioni, dovrebbe essere l’ultima perchè le audizioni verranno fatte in ordine alfabetico. Dall’altra parte del tavolo ci sarà una commissione di tecnici presieduta da Stefano Baia Curioni, docente della Bocconi e presidente del Centro internazionale d'arte e cultura di Palazzo Te a Mantova, istituto di riferimento della cultura nazionale. La presentazione dei dossier di tutte le concorrenti avverrà a porte rigorosamente chiuse; ogni città concorrente avrà a disposizione trenta minuti spaccati da impegnare come meglio crede. L’anno scorso qualcuno si presentò anche con costumi tradizionali al seguito, altre città con elementi di tipicità, altri con multimedia.



Ci si gioca il tutto per tutto in pochissimo tempo, senza un “canovaccio” dettato dal Ministero. Per questo Treviso ha deciso di organizzare al meglio la presentazione «effettuando una serie di prove per simulare l’audizione al Ministero» spiega l’assessore alla cultura Franchin, «non possiamo certo andare lì e improvvisare... studieremo tutto nei minimi dettagli» assicura, «parole, azioni, tempi».

Capitale della cultura, Treviso è in finale
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I partecipanti alla spedizione già certi di staccare il biglietto per Roma sono oggi solo il sindaco Giovanni Manildo; il coordinatore del Dossier Treviso 2020 anche dal punto di vista tecnologico Patrizio Bof; l’assessore alla cultura Luciano Franchin, che in questi mesi con tutto lo staff si è speso per tessere la rete delle associazioni e delle proposte. Marco Tamaro è l’altro nome chiave, direttore di Fondazione Benetton con il suo staff e le sue esperienze ha avuto un ruolo fondamentale nel “Dossier 2020” che nel comitato promotore ha tra i primi proprio Luciano Benetton.

Gli altri nomi verranno scelti nelle prossime ore, e non sarà una decisione facile perchè ad ogni nome dovrà corrispondere un ruolo nei trenta minuti di esposizione. Le comparse non sono ammesse, gli accompagnatori certo, a volontà, ma conta l’effetto che Treviso avrà sulla commissione.

Una prima riunione organizzativa pare sia fissata domani a Ca’ Sugana. La prossima settimana però sarà quella fondamentale per decidere ruoli, metodi e tempi dell’audizione. In gioco, più del milione di euro che il ministero darà alla città vincente, c’è un anno di riflettori puntati, turismo, un anno da vivere sulla cresta dell’onda del turismo italiano. Non poco.

 

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