Travolto in cortile a Fregona, Samuele a casa dopo l’incidente: «Siamo pronti a festeggiarlo»

FREGONA. Samuele di nuovo a casa. Dopo due mesi di ospedale ritrova la sua famiglia e il suo ambiente di vita il bambino di dieci anni travolto da un’auto mentre giocava nel suo giardino. Il piccolo sarà dimesso dal reparto di chirurgia pediatrica del Ca’ Foncello di Treviso oggi o al massimo lunedì. Si conclude così un lungo calvario fatto di delicati interventi chirurgici e una paziente convalescenza. Lo ha riferito ieri la famiglia.
«Faremo festa». «Siamo felici, credo che organizzeremo una festa», è il commento a caldo dei familiari. «Intanto aspettiamo il ritorno di Samuele a casa, poi vedremo». È stata una grande emozione quella vissuta ieri dai genitori dopo l’annuncio dei medici del Ca’ Foncello.
«Una notizia bellissima che tutti volevano sentire», è il commento del sindaco Laura Buso, costantemente in contatto con la famiglia di Samuele. Il ritorno a Fregona è comunque una tappa del lungo percorso verso la completa guarigione.
La riabilitazione. Un cammino che si annuncia ancora lungo. «Samuele dovrà affrontare un periodo di riabilitazione», fa sapere una zia, «dovrà sottoporsi a sedute di fisioterapia. Ancora non cammina e la riabilitazione servirà proprio per recuperare l’uso delle gambe».
«Pensavo fosse morto, sono stati due minuti eterni», aveva detto il papà quel terribile 6 marzo che da dentro l’abitazione aveva sentito il botto dell’auto che aveva sradicato la recinzione, travolgendo il bambino e schiacciandolo contro la sua auto parcheggiata. «Solo quando gli ho visto riaprire gli occhi e ho sentito il battito del cuore, ho iniziato a sperare e pregare».
Le terapie. Subito dopo il grave l’incidente, il bambino era stato trasportato in gravissime condizioni al Ca’ Foncello con l’elicottero, dove era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Nell’incidente aveva riportato politraumi e fratture multiple.
A preoccupare erano soprattutto le lesioni agli arti inferiori, rimasti schiacciati dall’auto finita fuori strada per il malore dell’autista. Il piccolo era rimasto per due settimane nel reparto di terapia intensiva.
Poi gli era stata tolta la sedazione e nei giorni successivi era stato trasferito nel reparto di chirurgia pediatrica di Treviso. Subito dopo l’incidente era stato sottoposto a più di una operazione, non solo per ridurre le fratture, ma anche per ripristinare la circolazione sanguigna.
Per la guarigione del bambino aveva pregato il paese intero. Si erano uniti in preghiera i gruppi delle famiglie dei Dehoniani di Conegliano e altri gruppi sparsi per la provincia. Entusiasmo per il ritorno a casa di Samuele anche tra i compagni di classe e le insegnanti della scuola primaria Parravicini di Vittorio Veneto che non hanno mai mancato il loro sostegno.
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