Tiramisù world cup a Treviso. Il segreto del vincitore? La ricetta di Youtube

Treviso. Trionfa un impiegato feltrino, in finale una trevigiana e altre due venete. Andrea Ciccolella, 28 anni, di Feltre (BL) è un figlio dei suoi tempi ed è grazie ai social network che ha assimilato i segreti per preparare la migliore crema al mascarpone e la giusta “bagna” dei savoiardi che lo hanno incoronato campione della prima Tiramisù World Cup
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO FINALE DELLA TIRAMISU' WORLDCUP CAMERA DI COMMERCIO, IN FOTO IL VINCITORE ANDREA CICCOLELLA
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO FINALE DELLA TIRAMISU' WORLDCUP CAMERA DI COMMERCIO, IN FOTO IL VINCITORE ANDREA CICCOLELLA

TREVISO. Il miglior Tiramisù al mondo non è quello preparato seguendo i consigli della nonna, o della mamma, ma imparato grazie ai video di YouTube. Andrea Ciccolella, 28 anni, di Feltre (BL) è un figlio dei suoi tempi ed è grazie ai social network che ha assimilato i segreti per preparare la migliore crema al mascarpone e la giusta “bagna” dei savoiardi che lo hanno incoronato campione della prima Tiramisù World Cup, organizzata dalla Twissen.

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La finale, tutta veneta, si è giocata ieri a Treviso, nel salone della Camera di Commercio, al termine di agguerrite selezioni e semifinali a cui hanno partecipato 720 concorrenti. Una sfida con due categorie: Tiramisù ricetta originale e ricetta creativa. Ha vinto quella originale, o “classica”, senza tanti voli di fantasia però straordinaria, secondo il verdetto della giuria. Ricetta che Andrea, impiegato alla Luxottica di Sedico, dice di avere imparato seguendo nel web le lezioni video del maestro Roberto Linguanotto, a cui si deve la fortunata vicenda del Tiramisù trevigiano, partita dal Ristorante Le Beccherie negli anni Settanta. «Non sapevo niente del Tiramisù, e quando ho saputo da Facebook che a Treviso facevano la coppa del mondo mi sono guardato e riguardato, in YouTube, i video del maestro Linguanotto», racconta Andrea dal palco della finale, circondato da fotografi e televisioni, «soprattutto non mi riusciva la crema al mascarpone, una volta era troppo liquida, un’altra troppo consistente.

AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO FINALE DELLA TIRAMISU' WORLDCUP CAMERA DI COMMERCIO
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO FINALE DELLA TIRAMISU' WORLDCUP CAMERA DI COMMERCIO

Poi un po’ alla volta ho imparato dalle istruzioni del video e ho perfezionato la crema, e anche a bagnare con il caffè i savoiardi nel modo giusto». Papà Salvatore Ciccolella (che è di Formia, con tutt’altra tradizione dolciaria) dice di avere mangiato solamente Tiramisù negli ultimi mesi, mentre il figlio si allenava tutti i giorni per la World Cup, utilizzando pure mamma Francesca come paziente cavia. Alla fine ha avuto ragione lui, guadagnandosi ben 531 punti, 26 in più rispetto alla seconda classificata. E adesso Andrea sa che deve pagare pegno anche con i colleghi di lavoro: «Sicuramente mi toccherà preparare montagne di Tiramisù da portare agli amici della Luxottica».

AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO FINALE DELLA TIRAMISU' WORLDCUP CAMERA DI COMMERCIO
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO FINALE DELLA TIRAMISU' WORLDCUP CAMERA DI COMMERCIO


Tra i dodici giurati della finale ieri c’era anche il suo “mentore” digitale, l’ultraottantenne Roberto Linguanotto che, intervistato da Moreno Morello, conduttore della finale, ha promosso a pieni voti il livello dei quattro finalisti («Sono veramente bravi»), il top di 48 semifinalisti “scremati” nel corso di quattro batterie, divise per le due categorie originale e creativa. La giuria ha dimostrato di apprezzare soprattutto la prima versione, poiché i primi due classificati hanno scelto la strada della tradizione, non certo più semplice della creativa per complessità di preparazione. Al secondo posto si è piazzata Valentina Sambo di Sottomarina di Chioggia, felicissima del risultato raccolto (505 il punteggio assegnato dalla giuria), perché arrivare così in alto, sorpassando oltre settecento concorrenti, è già una enorme soddisfazione. Andrea il campione del mondo e Valentina, la sua vice, sono arrivati alla finalissima di Treviso superando entrambi le eliminatorie di sabato, ospitate a Villa Emo di Fanzolo, uno dei campi di gara scelti dalla Twissen.

agostini agenzia foto film treviso finale campinati del mondo tiramusu
agostini agenzia foto film treviso finale campinati del mondo tiramusu

Invece provenivano dalle selezioni svoltesi nella Tenuta Astoria di Refrontolo, nelle colline del prosecco, le autrici dei migliori Tiramisù creativi. Michela Masiero, impiegata di Rovigo, è salita sul terzo gradino del podio con 483 punti dati dalla giuria alla sua versione con i pistacchi siciliani, mentre ha puntato su amaretti e vaniglia la quarta classificata (e migliore trevigiana in gara) Monica Michielin di Vedelago, che ha cresciuto i tre figli a pane e tiramisù. I ragazzini hanno seguito mamma Monica in tutte la fasi della World Cup e fatto il tifo. Anche un quarto posto è motivo di orgoglio. I giudici le hanno assegnato 474 punti, ma nella semifinale tra i creativi è quella che ha raccolto il punteggio più alto. Fantasia sì però con moderazione, quella di Michela e Monica, visto che altri concorrenti avevano tentato la conquista del titolo mescolando al mascarpone il terribile "wasabi", lo zenzero, i cachi con dubbio effetto sulla consistenza della crema, il the Macha, la noce di cocco, lo zucchero grezzo, le violette candite, il miele di tiglio, i fichi, lo sciroppo di menta e altri improbabili sapori. Qualcuno si è portato anche la grappa per correggere il caffè, ma i liquori non erano ammessi dal regolamento.
 

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