"Stiamo cambiando Treviso, e ora pedonalizziamo S. Leonardo"

Il sindaco Giovanni Manildo tira le fila di quanto fatto nel 2014. "Abbiamop ereditato una città morta, la stiamo rivitalizzando. Sicurezza? Episodi isolati cavalcati dall'opposizione"
piazza San Leonardo
piazza San Leonardo

Pedonalizzazione del quartire San Leonardo, la firma del “Patto sulla sicurezza”, la definitiva realizzazione della “Grande Treviso”. Sono i tre buoni propositi per il 2015 dell’amministrazione guidata da Giovanni Manildo che, ieri mattina, ha presentato con numerose sildes il bilancio del secondo semestre 2014. «Abbiamo voluto cambiare il metodo», ha spiegato il primo cittadino con intorno la giunta al completo e il presidente del Consiglio comunale, Franco Rosi, «coinvolgendo in modo sempre più incisivo i cittadini nelle scelte di governo della città. Ma siamo orgogliosi anche del fatto che Treviso abbia ripreso un ruolo di regia e coordinamento degli altri enti vicini». Pedonalizzazione.

L’elenco della cose fatte, secondo Manildo, è ampio e parte dall’avvio della pedonalizzazione, che, dopo la zona di piazza San Vito e piazza Rinaldi, nei prossimi mesi dovrebbe interessare l’area del Quartiere Latino a San Leonardo. L’ipotesi è che si possa portare a termine nel primo trimestre dell’anno. «Quando siamo arrivati il centro storico era svuotato e senza vita quotidiana», ha sottolineato il sindaco, «noi abbiamo invece puntato su una rivitalizzazione dell’area soprattutto nei fine settimana, grazie soprattutto all’asolto e alla concertazione con i residenti».

Accordo per l’area stazione il grande polo dei trasporti
l'area stazione

Ma non è finita qui: nel programma dell’amministrazione comunale c’è anche la riqualificazione dell’ex Provincia e l’accordo con il gruppo Ferrovie dello Stato per il recupero dell’intero comparto della stazione ferroviaria. Ci saranno poi i lavori di adeguamento di Santa Caterina, per poter ospitare prestiti internazionali di opere, a partire da quelle della prossima mostra firmata da Marco Goldin. È stato poi realizzato il censimento di tutto il patrimonio immobiliare e sono in via di realizzazione i cartelloni stagionali di manifestazione e gli incentivi a festival e rassegne per tornare a rendere vivo il centro. Sicurezza.

Il sindaco ha voluto rivendicare i primi frutti del coordinamento con le altre forze di polizia e la maggior presenza dei vigili urbani. Manildo sollecita però la Prefettura a mettere a punto il “Patto per la sicurezza” per delimitare con più precisione le competenze dei vari soggetti coinvolti e rendere ancora più efficace la collaborazione, auspicando che l'accordo venga esteso all'intera Marca. «La situazione è difficile ovunque», aggiunge, «abbiamo visto che fatti analoghi a quello di Treviso sono accaduti a Castelfranco e ad Oderzo. Ma nessuno si è mai immaginato di criticare i sindaci Dussin e Dalla Libera accusandoli di essere i responsabili dei fatti di cronaca. È bene quindi, sul un tema delicato come quello della sicurezza, evitare tutte le strumentalizzazioni politiche e lavorare tutti insieme per trovare soluzioni condivise».

Il bilancio. Molto resta ancora da fare. L’unica certezza è quella di dover fare i conti con il taglio di 6,5 milioni imposto dalla Legge di Stabilità. Nelle prossime settimane dovrebbero trovare risposte i 15 programmi europei, cui l’amministrazione trevigiana ha concorso, con lo scopo di recuperare risorse, mentre continuerà l’assegnazione degli spazi tramite i bandi: il prossimo dovrebbe riguardare i locali dell’ex falegnameria sotto il cavalcavia della stazione. “La riduzione dei trasferimenti statali ed altri tagli ci privano di 6 milioni e mezzo di euro: questo non deve però essere un alibi», conclude il sindaco Manildo

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