Stangata delle Ztl: oltre 2600 multe in 23 giorni

Treviso, i dati dall'attivazione degli 8 varchi a controllo del cuore della città. Si viaggia dai 7 mila agli 8 mila euro netti di incasso giornaliero.
DE POLO AG.FOTOFILM TREVISO VARCHI ZTL IN CITTA'
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Le multe sono state 2.658 in poco più di tre settimane. Si viaggia dai 7 mila agli 8 mila euro netti di incasso giornaliero. Tutti soldi che finiscono nella saccoccia di Ca’ Sugana.

Sono il risultato dell’attivazione dei varchi elettronici delle zone a traffico limitato (Ztl) del centro storico che, per la maggior parte dei trevigiani, sembrano essere ancora una entità sconosciuta. O meglio: molti sanno che ci sono le Ztl, ma non che dallo scorso 17 luglio i varchi piazzati all’inizio delle 8 Ztl fotografano 24 ore su 24 - a parte quello di via Manin, attivo dalle 22 alle 4 - tutte le targhe dei mezzi non autorizzati in transitano, foto che automaticamente diventano multe da 85 euro, che scendono a 56,57 se la multa viene pagata entro 5 giorni da quando viene staccata, cosa praticamente impossibile, nel caso di persone multate a loro insaputa.

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Che i multati siano quasi sempre all’oscuro di essere stati sanzionati per aver imboccato una strada vietata a chi non ci vive, ci lavora o ci si deve recare per acquisti lo dimostra i fatto che, dal 17 luglio ad oggi, le targhe di auto senza permesso fotografate sono state 2.658. Di queste, 704 riguardano infrazioni in via Manin, la Ztl destinata a incassare più di tutte le altre. Una media di 115 auto in transito vietato al giorno, festivi compresi. Ma ci sono dei picchi e dei cali, e infatti al comando della polizia municipale dicono che, per farsi un’idea, si devono valutare circa 80 infrazioni al giorno per Ztl violata. E tra annessi e connessi si arriva a un incasso quotidiano medio che va dai 7 mila agli 8 mila euro. Tirate le somme, si può dire che il Comune, a suon di multe, è già rientrato della spesa per comprare e installare i varchi. Nei prossimi mesi i varchi continueranno a macinare multe con lo stesso ritmo. Come era ampiamente prevedibile: ci vorrà tempo, per abbassare l’asticella delle multe, perché i trevigiani entrino nell’ordine di idee che, in determinate vie, rischiano di essere multati anche se non ci sono vigili.

Meglio quindi ricordare quali sono le 8 Ztl del centro dotate di varco elettronico: via Manin, via XX Settembre, via San Leonardo, ponte San Francesco, via Cornarotta, Calmaggiore, vicolo Buranelli e via Martiri della Libertà. Quello di via Manin è in funzione solo dalle ore 22 alle 6 (è il periodo di divieto già esistente da anni ma snobbato da molti automobilisti) mentre gli altri 7 varchi sono sempre in funzione. I varchi blindano vecchie zone a traffico limitato come Calmaggiore, via XX Settembre e via Cornarotta; ma anche quelle introdotte dal 2014 dalla giunta Manildo: il quadrante di piazza San Leonardo e piazza Santa Maria dei Battuti, poiché l’occhio elettronico è stato piantato alla convergenza di via Manzoni, via Sant’Agostino e via Carlo Alberto, costringendo i mezzi non autorizzati a girare su via Santa Caterina; mentre il varco su ponte San Francesco e quello di vicolo Buranelli mettono a regime la Ztl che comprende via Campana, piazza San Vito e piazzetta Rinaldi.

Possono transitare nelle Ztl solo i mezzi di residenti delle 8 Ztl e professionisti e commercianti autorizzati dal Comune, che hanno un permesso illimitato. I non residenti che devono entrare in una Ztl devono prima informare la polizia municipale, anche con un sms, ma è troppo macchinoso.

Alessandro Zago

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