Sicaf, buco da 500 mila euro: nei guai l’ad

SANTA LUCIA. È accusata di aver sottratto dalla sua azienda, dichiarata fallita nel 2007, mezzo milione di euro. Per questo, ieri mattina, Silvia Canzian di 49 anni, residente a San Vendemiano in via dello Sport, è finita a processo per il reato di bancarotta. Secondo la Procura, la donna che era amministratrice della Idrotermica Sicaf, con sede a Santa Lucia, avrebbe sottratto in più riprese denaro alla società.
Per l’esattezza la signora avrebbe prelevato 70 mila euro dal conto corrente intestato alla società; ne avrebbe presi altri 104 mila pari al debito maturato nei confronti dell’Inail per i contributi dei lavoratori del periodo 1999-2004; avrebbe infine intascato 394 mila euro corrispondenti all’apparente oggetto di alcune deleghe bancarie.
Silvia Canzian avrebbe altresì formato falsi modelli di pagamento e timbri di banche, attestanti l’avvenuta ricezione di pagamento delle somme destinate ai lavoratori.
L’udienza è stata rinviata al prossimo 11 luglio perché l’imputata ha cambiato avvocato. Parti offese nel procedimento penale a carico della donna, figurano i suoi familiari: la madre e i fratelli.
L’Idrotermica Sicaf, che dava lavoro a una ventina di dipendenti, fallì il 31 gennaio del 2007. (s.t.)
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