S.Fior, la festa dei neodiciottenni sarà dedicata a Massimo Pizzol

Domani nella chiesa di San Fior di Sotto l’addio al ragazzo morto nell’incidente di sabato notte L’associazione San Fior E20 lo ricorda protagonista della processione della classe 1999

SAN FIOR. Erano due inseparabili amici Massimo Pizzol e Riccardo Covre, uniti e divisi da un tragico incidente. Domani pomeriggio San Fior di Sotto si fermerà per dare l’ultimo saluto a Massimo Pizzol, il diciottenne rimasto vittima dello schianto sabato notte. Il funerale sarà celebrato alle 14.30. Il suo miglior amico, Riccardo Covre, coetaneo e compaesano, è uscito dalla prognosi riservata. Rimane ricoverato nel reparto di ortopedia di Conegliano. Se non potrà essere fisicamente presente all’addio, perché ancora in ospedale a causa dei traumi, ci sarà con il cuore. «Massimo era un ragazzo in gamba, ha voluto fortemente che fosse organizzata la festa dei diciottenni della classe 1999», ricorda Giuliano Dal Cin, vicepresidente dell’associazione San Fior E20. Come ogni anno la Sagra del rosario in paese doveva vedere protagonisti i neomaggiorenni di San Fior. Oltre alla festa popolare con la sagra e le varie serate musicali, la prima domenica di ottobre si era svolta la processione con la statua della Madonna, portata in spalla per le vie del paese dai ragazzi della classe 1999. Si era poi celebrata la messa nella chiesa di San Fior. «Massimo e Riccardo sono stati i due trascinatori della classe, hanno dato tutto per la riuscita della festa – spiega il vicepresidente di San Fior E20 - loro hanno dato supporto e quel qualcosa in più». La solennità del prossimo anno, che vedrà i protagonisti i nati nel 2000, i primi della “Millennial generation”, non potrà che essere dedicata alla memoria di Massimo Pizzol, questa l’intenzione degli organizzatori. Intanto domani gli amici, i giovani della classe 1999, i compagni di scuola dell’Ipsia di Vittorio Veneto, i componenti dell’Associazione San Fior E20 e l’intero paese, si stringeranno alla famiglia per dare l’ultimo commosso saluto al ragazzo. Oltre a mamma Sabina, papà Flavio e al fratello maggiore Marco, lo studente lascia i nonni Nevio, Ivanna e Paola, gli zii Pierantonio e Mara, Doriana, Giorgio, Luca, i cugini Debora, Gianni e Noemi. Una famiglia unita, distrutta per la perdita di Massimo, studente all’ultimo anno dell’Ipsia, che questa settimana avrebbe dovuto iniziare lo stage di formazione. Il papà è un bravo idraulico, lui avrebbe invece voluto diventare un elettricista. Gli piacevano i motori, aveva fatto parte di una squadra di softair. I suoi sogni però si sono interrotti alle 4.30 di domenica, quando alla guida della sua Fiat Punto, lungo la Pontebbana in centro a San Fior, si è scontrato con un veicolo che proveniva dalla direzione opposta. Dopo un sabato sera passato nei locali con gli amici, Massimo e Riccardo avrebbero dovuto concludere con un panino al Doner Kebab. Forse il giovane voleva svoltare nel parcheggio del locale ed ha valutato di poter riuscire ad effettuare la manovra. Il diciottenne non indossava la cintura di sicurezza ed è deceduto sul colpo. L’altro automobilista, un ventottenne Pordenonese, è già stato dimesso dopo poche ore dallo schianto, con ferite guaribili in una quindicina di giorni. Questa sera alle 20 nella chiesa di San Fior di Sotto la comunità si riunirà per la recita del rosario in memoria di Massimo Pizzol.

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