Sarano, chiesa devastata e ostie profanate
Colto da malore monsignor Noè Tamai, raggiunto dal vescovo. La rabbia dei parrocchiani

L’interno dell’edificio sacro preso di mira dai ladri
SANTA LUCIA. La porta della chiesa e della sagrestia sfondate, il tabernacolo scassinato e le ostie rovesciate, la cassetta delle offerte trafugata. Ladri sacrileghi hanno preso di mira, la notte di sabato, la chiesa parrocchiale di Sarano dedicata a San Martino Vescovo. A fare la scoperta della devastazione notturna il vicario parrocchiale (e parroco fino a ottobre dell'anno scorso) monsignor Noè Tamai, 78 anni, originario di Silea, che, entrando in chiesa prima della messa, si è trovato di fronte ad una scena senza precedenti. Vedendo le ostie sparse a terra, è stato colto da leggero malore. Il parroco, don Paolo Cester, ha subito avvertito dell'accaduto le forze dell'ordine e il vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo.
Essendo la chiesa inagibile, la celebrazione delle messe è avvenuta nel salone parrocchiale. Alla messa ha presenziato il vescovo, che ha voluto rincuorare don Noè, scosso dall'accaduto, e dare un segno di vicinanza alla comunità parrocchiale. E i parrocchiani hanno espresso tutto il loro sdegno, ieri mattina, per un episodio che da queste parti non era mai capitato. Visto che i malviventi sono fuggiti con la cassetta delle offerte, che conteneva pochi euro, sembra probabile che si tratti di ladri comuni, più che di ladri su commissione a caccia di oggetti sacri, anche se lo sfregio al tabernacolo ha destato molta inquietudine. Le ostie cadute a terra e recuperate sono state prese in consegna dal vescovo in persona.
«Spero solo che la giustizia faccia il suo corso, che i responsabili vengano trovati» ha spiegato ieri mattina agli intervistatori monsignor Noè Tamai. Il sindaco Fiorenzo Fantinel, da parte sua, ha denunciato che i ladri «se la sono presa con un obiettivo debole, come una chiesa» auspicando che le indagini portino a rintracciare gli autori del raid vandalico. Indagini che cominceranno con la caccia a eventuali tracce lasciate dai malviventi nel blitz vandalico realizzato notte tempo, e del quale non ci sono testimoni diretti. Negli anni scorsi i raid dei ladri erano stati sporadici, nelle chiese della Diocesi, ma mai con un accanimento di questo tipo. Adesso a Sarano si aspettano che gli inquirenti facciano al più presto luce sull'accaduto.
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