S.Agostino, ditta di Spresiano salva il lampadario di Balbo

L’impresa portata a termine grazie a una pinza speciale costruita dalla azienda specializzata Robot Equipe. Il lampadario si trovava nel municipio diroccato di S.Agostino, uno dei paesi più colpiti dal sisma
I vigili del fuoco impegnati nel recupero dello storico lampadario di vetro di Murano che scendeva dal soffitto della sala consiliare del municipio di Sant'Agostino, Ferrara, 4 giugno 2012. ANSA/UFFICIO STAMPA VIGILI DEL FUOCO ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++
I vigili del fuoco impegnati nel recupero dello storico lampadario di vetro di Murano che scendeva dal soffitto della sala consiliare del municipio di Sant'Agostino, Ferrara, 4 giugno 2012. ANSA/UFFICIO STAMPA VIGILI DEL FUOCO ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

SPRESIANO. Salvare un fragilissimo lampadario di 4 quintali alto 5 metri staccandolo dal soffitto del municipio di Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, facendolo passare indenne attraverso le pareti dell’edificio squarciato dal sisma che ha colpito l’Emilia Romagna. Ci è riuscita un’azienda trevigiana, la Robot Equipe di Spresiano, che in meno di una settimana, ha ideato e realizzato una pinza idraulica oliodinamica capace di afferrare e tagliare con un flessibile questo pezzo di storia in vetro di Murano voluto da Italo Balbo negli anni Venti. Il lampadario è stato recuperato dai vigili del fuoco di Mestre.

L’impresa è stata compiuta con pazienza e precisione chirurgica dai vigili del fuoco, sotto una pioggia battente che per tutta la mattinata non ha dato tregua alle zone terremotate, con l’impiego di una speciale gru telecomandata, pensata ad hoc da un’azienda specializzata, che ha reso possibile il salvataggio del prezioso lampadario regalato da Italo Balbo proprio a Sant’Agostino.

Una cesoia meccanica ha tranciato il cavo che lo teneva agganciato al controsoffitto e contemporaneamente la gru lo ha sorretto. Il

lampadario, dal valore inestimabile, alto cinque metri e del peso di alcune tonnellate, trasferito negli anni Venti nel paese dal Castello Estense di Ferrara, è stato quindi “fatto a pezzi”, messo in sicurezza, imballato e incellofanato, destinazione le sale del Palazzo Ducale di Sassuolo, temporanea sistemazione per le opere d’arte salvate dalle zone terremotate.

Qui gli esperti di una vetreria di Murano lo rimetteranno a posto, sostituendo le parti lesionate. Tutte le fasi sono state seguite con ansia e trepidazione, oltre le transenne di sicurezza, dalla gente di Sant’Agostino. Lo stesso sindaco Fabrizio Toselli aveva chiesto al Presidente del Consiglio Mario Monti, durante la sua visita del 22 maggio in paese e nelle zone colpite dal sisma, «di impegnarsi tramite il ministero dei Beni culturali o la Protezione civile a trovare un modo per salvare il lampadario, che ha un valore enorme per l’identità del paese.

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