Ruba la password del liceo e vende i compiti in classe

CONEGLIANO. Si appropria di una password scolastica riservata, per avere in anticipo le tracce dei compiti in classe. Il giovanissmo hacker è uno studente di 16 anni del liceo scientifico Marconi di Conegliano, che è stato scoperto e per questo sospeso per 15 giorni. Altri compagni sarebbero però coinvolti. C'è il sospetto che qualcuno ne abbia approfittato anche per ricavare qualche euro, distribuendo i testi dei compiti, in anticipo, ad altre classi. Il business però è stato bloccato.
È stato un docente, durante una lezione, a notare che un alunno era in possesso già delle soluzioni del compito prima che la prova avesse inizio. Da quella segnalazione sono stati avviati degli accertamenti, per capire da dove provenisse la falla. Da quanto ricostruito, ma le verifiche sono ancora in corso da parte dell'istituto, il sedicenne è riuscito ad entrare nel sistema informatico scolastico e a procurarsi la password della posta elettronica, attraverso la quale i professori inviavano i testi dei compiti destinati agli alunni. I docenti, così come avviene anche in altri istituti a Conegliano, mandano all'ufficio della scuola i file, in modo che vengano stampate le copie necessarie per essere distribuite in aula. Lo studente, venuto a conoscenza della procedura, è riuscito ad “hackerare” la casella mail del liceo, ottenendo la password e quindi violando l'accesso che doveva rimanere riservato. Un tempo esistevano i “bigliettini”, nascosti nei vestiti o negli astucci, in cui venivano appuntate formule matematiche o chimiche. Oppure i foglietti con le soluzioni “volavano” da un banco all'altro, con il compagno più bravo che in cambio di qualche favore aiutava l'amico. Nell'epoca dei registri elettronici e della digitalizzazione, sembra vecchio e superato perfino l'utilizzo degl smartphone, nascosti, per fotografare i compiti risolti dai più bravi: una volta scaricate le tracce delle prove, i problemi possono essere risolti in anticipo. Un sogno, per qualunque studente. Il risveglio in questo caso è stato però brusco. La sospensione sarà sostenuta all'interno del liceo, con attività in ambito sociale. Il dirigente Stefano Da Ros mantiene riserbo sulla vicenda, anche perché gli accertamenti non sono conclusi ed è possibile che altri studenti vengano sanzionati per il traffico (a pagamento) delle soluzioni. «Un episodio grave», dichiara comunque il preside. Saranno i consigli di classe a stabilire se e quali punizioni prendere nei confronti di chi ha approfittato delle tracce avute in anticipo. Naturalmente, ora il sistema informatico scolastico sarà modificatoverrà modificato. Diego Bortolotto
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