Razziata la villa di un ristoratore

Corbanese: ladri nell’abitazione di Claudio Possamai «Entrati al tramonto col flessibile, cercavano la cassaforte»
Di Francesca Gallo

TARZO. Razziata la villa del ristoratore Claudio Possamai a Corbanese. La “banda del tramonto” ha agito mentre era al lavoro insieme alla moglie Lidia nel suo locale vittoriese. La cassaforte ha resistito all’assalto dei ladri, che però hanno razziato oro e gioielli. «Siamo stati pedinati», è sicuro Claudio Possamai, 68 anni, titolare del ristorante “Da Claudio” a San Lorenzo in Montagna, comune di Vittorio Veneto. «Eravamo rimasti a casa fino alle 17.30 per poi recarci al lavoro nel locale. Siamo rientrati verso le 23.15 e i ladri ci avevano già fatto visita». La banda ha fatto irruzione domenica a Villa Pamela in via Ponte dei  Molini a Corbanese. Per entrare hanno mandato in frantumi una finestra al primo piano. Un gioco da ragazzi, coperti dal buio del tramonto. «Cercavano la cassaforte», racconta il ristoratore, «sono arrivati armati di flessibile ma non sono stati capaci ad aprirla». Non contenti i malviventi hanno rovistato per le stanze a caccia di bottino. In camera da letto hanno trovato e razziato anelli in oro e altri preziosi. Nessuno intorno alla villa si è accorto di nulla. L'abitazione del ristoratore confina con la chiesa. «Quella sera c'era una gran confusione qui nel piazzale e vicino alla casa dei Possamai», raccontano i vicini. «C'era una messa di suffragio ed è possibile che i ladri abbiano approfittato del trambusto e siano riusciti a fuggire senza dare nell'occhio». Claudio Possamai non è nuovo alla visita dei banditi. Aveva già subito un furto alcuni anni fa. «Se me li trovassi davanti», dice senza mezzi termini, «non so come reagirei». Proprio un anno fa a  Cozzuolo e Corbanese c’era stato il grande raid della “banda del tramonto”. In quell’occasione erano state passate al setaccio decine di abitazioni, sempre al fare del buio. Una trentina di colpi messi a segno tra le vie Italia, Castagnera Bassa, San Giuseppe e lungo la dorsale per Nogarolo. «Non ce la facciamo davvero più», avevano lamentato i residenti. Dopo un periodo di tregua ora il nuovo allarme. Oltre al colpo messo a segno in casa Possamai, nelle stesse ore è stata presa di mira un’altra abitazione a Tarzo.

Francesca Gallo  

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