Pra’ dei Gai, pronto il progetto della cassa d’espansione

Opera da 39 milioni per mitigare le piene del Livenza alla confluenza col Meduna L’area boschiva non basta più, l’intervento renderà più efficiente la laminazione 

mansuÈ

È pronto il progetto dei lavori di ampliamento e regimazione della cassa di espansione di Pra’dei Gai, nel territorio compreso fra i comuni di Portobuffolè, Mansuè e Meduna. Un intervento atteso da 54 anni per la laminazione delle piene del fiume Livenza alla confluenza con il fiume Meduna e che verrà appaltato nel 2021. «Questa è un’ottima notizia per la sicurezza del bacino del Livenza, area da molti anni fonte di problemi per la sicurezza idraulica del Veneto», ha commentato il governatore Luca Zaia, «mettiamo in campo opere per un costo complessivo di 39 milioni di euro che appalteremo nel 2021, aumentando significativamente la capacità del fiume Livenza di sopportare le portate provenienti dal sistema Cellina – Meduna. E in questo modo offriamo un’importante risposta a un territorio che da decenni attendeva soluzioni concrete in termini di sicurezza idraulica».

Un bacino che dovrebbe salvare parte dei comuni dell’Opitergino-Mottense in caso d’alluvione.

Una vicenda iniziata nel 1966, l’anno della grande alluvione che scosse il Nord-Est. Vari sono gli interventi previsti nel progetto per il contenimento delle portate di piena. Per quanto riguarda la parte veneta la Regione ha individuato la sistemazione del bacino dei Pra’ dei Gai. Il bacino ha una superficie di circa 2. 200 chilometri quadrati. Il progetto prevede di separare il fiume da un’amplissima zona golenale (400 ettari) che si trova in destra idrografica, all’altezza della confluenza del Meduna, per riservarne la totale capacità d’invaso durante i colmi di piena, al momento non garantita dall’attuale zona golenale.

Il bacino di Pra’dei Gai ora è tenuto in buona parte a prato e viene sommerso, in media, due volte l’anno con lame d’acqua generalmente contenute nell’altezza del metro, ma che, in occasione di grandi piene, possono superare i quattro metri. Con la realizzazione del progetto la frequenza delle sommersioni si ridurrà, per concentrarsi nelle situazioni di maggiore pericolo e si verificherà in modo controllato, rendendo più efficace l’azione di laminazione di questa vasta area. —



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