Oltre 630 “uniformi” donano sangue, la festa con l’Avis

Crescono i donatori di sangue in divisa in provincia. Quest’anno gli agenti che hanno deciso di aderire alla campagna “Uniformi nel donare” sono ben 630, di cui 34 sono donne. Su un totale di 31 mila donatori trevigiani, quelli che appartengono alle forze dell’ordine sono quindi il 2%. Rispetto al 2007, anno della prima edizione dell’iniziativa, sono 61 in più.
In tutto, i donatori in divisa riescono a garantire ben mille sacche di sangue all’anno. Un successo, quindi, sancito ieri al Centro trasfusionale del Ca’ Foncello dove si è festeggiata la quarta edizione della manifestazione che vede la collaborazione di forze dell’ordine, Avis e Usl 9. Presenti una ventina di divise fra Polizia di Stato, Penitenziaria, Provinciale, Locale e Scientifica. Non mancavano i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale e i Vigili del fuoco.
C’erano il direttore dell’istituto penitenziario di Treviso, Francesco Massimo, il capitano della compagnia della Guardia di Finanza, Francesco Calimero, e il responsabile del commissariato di Polizia di Conegliano, Claudio Di Paola, uno dei principali promotori di “Uniformi nel donare”. Ad accoglierli c’erano il responsabile del Centro trasfusionale, Andrea Frigato, il direttore del dipartimento interaziendale di medicina trasfusionale, Alessandro Dal Canton, il direttore sanitario ospedaliero, Michele Tessarin e il presidente dell’Avis provinciale, Gino Foffano. «La Marca, oltre a soddisfare le richieste di sangue dei nostri ospedali, riesce a inviare sangue anche a Padova, nel Lazio e in Sardegna», spiega Dal Canton. Nel 2012 si è registrato un più 2,5% di donazioni rispetto all’anno precedente, 50 mila sono del dipartimento di Treviso. Non si esclude che alle prossime edizioni partecipino anche i militari dell’Esercito. Foffano ed il direttore sanitario dell’Avis provinciale, Alessandro Spigariol, hanno tenuto di recente un incontro sulla donazione di sangue. (l.c.)
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