Nuovo Utap a Villorba E’ guerra tra i farmacisti

Gli ambulatori dei medici di famiglia saranno adiacenti al negozio di Mazzocato Tonolo raccoglie firme: «Assurdo, così le altre tre farmacie dovranno chiudere»
Di Federico Cipolla

VILLORBA

La porta della farmacia e, a fianco, quella degli ambulatori che ospiteranno tutti i medici di base di Villorba, cioè il nuovo Utap; in un immobile di proprietà dello stesso farmacista. Un bell’affare per Vincenzo Mazzocato, proprietario della farmacia di Carità, ma gli altri farmacisti del Comune si sono sollevati e chiedono al Comune di bloccare l’operazione. «E’ un evidente conflitto d’interessi, e ci costringerebbe a chiudere bottega», denuncia il dottor Luigi Tonolo della farmacia di Lancenigo. «In realtà è una questione privata, l’iter è legittimo e non possiamo farci niente», la risposta del sindaco Marco Serena, che certo non ha sedato gli animi dei farmacisti organizzatisi anche con una raccolta firme. Che Mazzocato abbia visto lontano è innegabile. Due anni e mezzo fa ha iniziato le pratiche per la costruzione, praticamente nel giardino di casa e della farmacia, di un immobile per ospitare un centro medico. All’interno arriveranno alcuni medici di base di Villorba. Ci sarà la cosiddetta Medicina di gruppo. I dottori trasferiranno i loro ambulatori nella stessa sede e con l’organizzazione dei turni verrà garantito un servizio quasi h24. In futuro inoltre ci dovrebbero essere, questa è la direttiva regionale, ulteriori sviluppi, con la possibilità di creare centri di primo intervento, con infermieri. Ma la contiguità con la farmacia ha creato malumori, soprattutto tra i concorrenti: ricetta medica alla mano, per i pazienti la farmacia di Carità sarà la soluzione più comoda. «Mi stupisco di come è stata gestita quest’operazione. Noi non siamo stati informati di nulla – prosegue il farmacista Tonolo – e le risposte del sindaco non possiamo ritenerle soddisfacenti. Io non sono contrario alla medicina di gruppo, ma gestita in questo modo rischia di mettere in ginocchio una decina di famiglie, quelle che vivono grazie al lavoro delle altre tre farmacie di Villorba. Com’è possibile che il pubblico consenta un’operazione di questo tipo?». Secca la risposta di Mazzocato: «Con le liberalizzazioni del governo Monti a Villorba ci sarebbe spazio per altre 4 farmacie. Quindi non vedo il problema. Se non lo avessi fatto, l’avrebbe fatto qualcunaltro. Bisogna ragionare sulla qualità del servizio, non su logiche così conservatrici».

«Noi certifichiamo solo se la struttura è adatta ad ospitare la medicina di gruppo. – spiega la responsabile del distretto socio sanitario di Villorba Annalisa Visentin – ma sono i privati a mettersi d’accordo e a scegliere dove farla».

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