Muore mamma di soli 47 anni

Carla Zanchetta era impiegata alla Sipa, lascia una figlia di 22 anni

VITTORIO. Si è spento a soli 47 anni il sorriso di Carla Zanchetta, giovane mamma, impiegata alla Sipa di Vittorio Veneto.

A strapparla all’affetto dei suoi cari è stato quel male incurabile contro il quale aveva lottato con tutte le sue forze.

Dopo aver tentato in tutti i modi di essere più forte di quella malattia, ieri il cuore di Carla si è arreso.

La sofferenza è stata più forte di lei. La sua morte lascia un vuoto incolmabile per il marito Antonello Cisotto e la figlia Elena, di 22 anni.

A piangere la sua prematura scomparsa anche i genitori, provati da questo inspiegabile destino, la suocera, i cognati, le cognate e i tanti amici e parenti che non sanno trovare risposte alla tragedia che li ha colpiti. «Era una persona tranquilla, dolce e pacata», la ricorda con affetto il marito. «Era una mamma buona e affettuosa», questo il ritratto che fa di lei Elena, la sua adorata figlia. Ieri nella sua casa di via Castella, a Bagnolo, regnava un vuoto pieno di dolore. Provati dalla triste notizia, ieri, anche i colleghi di lavoro della Sipa che hanno avuto il modo di apprezzare in questi anni la professionalità e la laboriosità di Carla.

Oggi, alle 15, amici e conoscenti si stringeranno alla famiglia per accompagnare Carla nell’ultimo viaggio.

I funerali saranno celebrati nella chiesa di Bagnolo. La morte della 47 enne è avvenuta a poche ora da un'altra scomparsa che ha commosso profondamente il Coneglianese. Quella di Gianluca Pessot, tifoso dell’Imoco Volley stroncato dal male a soli 43 anni. Una gremita folla ieri si è data appuntamento nella chiesa di Scomigo per dirgli l’ultimo «ciao».

A lui la tifoseria e la squadra di pallavolo femminile avevano voluto dedicare un minuto di silenzio prima dell’inizio della partita disputata giovedì al Palaverde.

I destini di Carla e Gianluca si sono uniti mostrando tutta la loro crudeltà in questi giorni di festa, strappandoli alle loro famiglie.

Renza Zanin

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