Morto a 85 anni Bino Olivi ambasciatore trevigiano dell'Europa che cambia

Alto dirigente della Ue per 30 anni, saggista, editorialista Alla famiglia il messaggio del presidente Napolitano
Beniamino Olivi, detto Bino, morto a 85 anni Sopra Olivi con il dipinto del trisavolo Giuseppe
Beniamino Olivi, detto Bino, morto a 85 anni Sopra Olivi con il dipinto del trisavolo Giuseppe
 
Morto all'alba di ieri Beniamino Olivi, detto Bino, 85 anni, storico ambasciatore trevigiano in Europa. Per trent'anni funzionario della Commissione Europea a Bruxelles, giornalista, saggista, editorialista di
tribuna, nuova e mattino, professore universitario, Olivi è stato testimone dell'evoluzione dell'istituzione. Alla famiglia è giunto il messaggio di cordoglio del presidente Napolitano.  Bino Olivi apparteneva ad una delle famiglie storiche di Città Giardino. Il trisavolo Giuseppe era stato podestà di Treviso, il bisnonno Antonio era caduto con le truppe di Manin. Laureato in giurisprudenza, Olivi si specializza in economia politica. Dal 1950 al 1958 è giudice a Milano. Nel 1958 il «salto» in Europa. Olivi viene reclutato dal ministero degli Affari esteri per far parte della delegazione italiana ai negoziati per i trattati del Mercato comune e dell'Euratom. Nello stesso anno diventa amministratore principale alla direzione generale della Concorrenza della Cee. Dal gennaio 1960 è vice capo di gabinetto del vice presidente della Commissione. Dal 1961 viene designato portavoce della Commissione europea e direttore dei servizi stampa. Nel 1967 diventa direttore generale. Dodici anni più tardi entra nel progetto della Fondazione Europea. Olivi lavora anche come consulente internazionale per la Rai e per l'emittente francese Tdf. Fino a tre anni fa ha insegnato alla Sapienza di Roma, alla Sorbona di Parigi ed a Padova. Autore di «pietre miliari» sulle tematiche europee, tra cui «L'Europa difficile», aveva pubblicato l'ultimo volume nel 2010. Da un paio di mesi Olivi aveva lasciato Bruxelles per malattia, trasferendosi a Roma. «Perdiamo con Olivi un campione della causa europea, partecipe di tanti momenti dell'avventura comunitaria, in stretta vicinanza a protagonisti tra i maggiori della costruzione europea» ha scritto Napolitano nel messaggio alla famiglia. «Era servitore appassionato e devoto delle istituzioni» ha detto di Olivi Lucio Battistotti, direttore della rappresentanza in Italia della Commissione europea. Lascia la moglie Amelia, le figlie Olivia, Annamaria ed Elisabetta. Domani alle 15.30 i funerali a San Nicolò.

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