Lotto Sport, ex socio pignora tre milioni

L’ex vicepresidente Lorenzato ha ottenuto il “congelamento” delle azioni possedute da Andrea Tomat e Adriano Sartor
Agostini Montebelluna Amm.delegato Adriano Sartor e Presidente Andrea Tomat
Agostini Montebelluna Amm.delegato Adriano Sartor e Presidente Andrea Tomat
Alla Lotto Sport è guerra legale tra ex soci, con l’ex vicepresidente Gianni Lorenzato da una parte della barricata e dall’altra Andrea Tomat e Adriano Sartor. Una vicenda che ha portato, come si evince dal Registro delle imprese, ad un atto di pignoramento delle quote di Tomat e Sartor per poco più di tre milioni di euro per la violazione di patti parasociali, come sostenuto da Lorenzato che ha promosso la causa civile. Una vicenda coperta per ora dalla massima riservatezza e che, come sottolinea l’avvocato Giuseppe Galzignato che rappresenta la Lotto, «è ancora in corso di contestazione».


Si tratta di una battaglia legale che divide gli ex soci dell’azienda con sede a Trevignano ormai da diversi mesi. Lorenzato è stato per anni vicepresidente dell’azienda e responsabile dell’area amministrativa e finanziaria e di tutte le attività operative della società. Insieme a Tomat e Sartor ha portato Lotto Sport ai successi degli anni Duemila. Ora la decisione di citare l’azienda per violazione di patti parasociali. E in seguito a un lodo arbitrale il tribunale di Treviso, lo scorso 2 agosto, ha quindi stabilito il pignoramento di azioni dell’ex presidente di Confindustria Veneto e di Adriano Sartor fino alla copertura di circa tre milioni di euro, cifra richiesta da Lorenzato. Si tratta sostanzialmente di un provvedimento a garanzia del ricorrente e che è contestato in tutte le sedi da Tomat e Sartor.


La collaborazione dei tre ha inizio alla fine degli anni Novanta quando Tomat, assieme a Roberto Danieli e Franco Vaccari (fondatore degli scarponi da sci Dolomite, e assieme proprio a Sartor e Lorenzato, rileva il marchio Lotto e lo rilancia da presidente e da direttore generale. Lorenzato, prima dell’uscita, deteneva il 12 per cento della società.


Dal 2014 Lotto Sport Italia è controllata da NextB Srl al 56 per cento e ViZeta Invest al 44 per cento. Di fatto Tomat e Sartor la controllano al cento per cento. Il capitale sociale attualmente ammonta a 11,7 milioni di euro. A sua volta Lotto Sport Italia controlla Lotto France, Lotto Spagna, Lotto Germania e Lotto Shops, cui fanno riferimento i negozi. Il patrimonio immobiliare è custodito da Lotto Capital Investments e nella galassia risulta un’altra società con sede a Hong Kong.


Oggi Tomat è presidente e amministratore delegato di Stonefly e Lotto, che contano rispettivamente 70 dipendenti a Montebelluna e 268 (in Italia) per il gruppo di Trevignano. Lotto ha infatti acquisito il 40 per cento di Stonefly investendo 3,1 milioni di euro, molti di più sono i milioni investiti in digitalizzazione, operazione che non sarebbe possibile senza unire le forze con altri partner. Nell’esercizio 2015 l’azienda è riuscita a tornare a fare utili per poco più di un milione di euro.


«Abbiamo chiuso il 2016 in linea con l’anno precedente, poi a cavallo dell’anno abbiamo avuto un andamento meno brillante del solito mentre ora abbiamo prospettive incoraggianti per la seconda metà del 2017», aveva spiegato Andrea Tomat, «la fase che sta vivendo il distretto è assolutamente complicata: lavoriamo in un contesto che include la crisi globale e l’instabilità dei prezzi della materia prima, l’aumento della meccanizzazione e la sfida digitale. Cambia tutto: dalla distribuzione del prodotto alla gestione aziendale. Certo, bisogna partire dal nucleo centrale del nostro distretto: l’esperienza e la tradizione di chi la calzatura l’ha sempre fatta. Verso questo nucleo territoriale dobbiamo attrarre talenti in grado di farci crescere».


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