La Grande Guerra vista da chi rimase a casa: le donne

Venerdì 30 gennaio incontro-conferenza a Silea: racconti, libri e ricordi. Storie di chi rimase a casa a pensare a casa , famiglia, azienda
Storie di donne durante la Grande Guerra
Storie di donne durante la Grande Guerra

Erano principalmente madri e mogli ma, con l'avvento della Grande Guerra, da “angeli del focolare domestico” si trasformarono in contadine, operaie, imprenditrici e infermiere. Sono le donne al tempo della prima guerra mondiale. Gli uomini al fronte e loro a casa, nei campi e nelle fabbriche. Il Novecento è il secolo in cui le signore hanno indossato i pantaloni nel senso vero del termine. Di fronte a un conflitto sanguinario il “sesso debole” si è fatto forte. Guardando la linea del tempo le radici dell'emancipazione femminile si trovano proprio in questo preciso momento. Per la prima volta le donne sono salite sui trattori per coltivare le campagne, hanno portato avanti da sole le stalle, hanno indossato l'autorità del “pater familias” per crescere figli e orfani di guerra. E ancora, si sono adattate ai ritmi alienanti delle catene di montaggio dell'industria italiana, convertita a lavorare il metallo per produrre armi e munizioni.

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Ma c'è anche il lato più umano e materno, delle donne che, nel silenzio di una stanza, leggono le lettere del proprio amato in divisa, cercano le parole per rispondergli, preparano i pacchi da mandare al proprio figlio-soldato e pregano per il suo ritorno a casa. E' da questa prospettiva peculiare e poco conosciuta che venerdì 30 gennaio, alle 20, al ristorante “Il concerto” dell'hotel Titian Inn di Silea andrà in scena la cena spettacolo intitolata: “Lettere dal fronte”. L'evento è a cura di Giovanna Digito e del coro sandotanese Monte Peralba. Il reading con sottofondo musicale di canti e melodie è pensato in collaborazione con il Teatro dei Pazzi per le commemorazioni del centenario della Grande guerra. Lo spettacolo segue il successo nazionale de “Il Piave mormorava” e riparte proprio da una ricerca epistolare condotta da Giovanna Digito.

Nella sua analisi di lettere, testimonianze, diari e racconti dai campi di battaglia, l'autrice ha costruito un copione che spazia dalla drammaticità del conflitto ad aneddoti che rischiarano la brutalità con il sorriso. La mini rassegna trevigiana svilupperà in modo esauriente temi e contesti della prima guerra mondiale. Si toccherà la prospettiva locale de “Il Piave mormorava” ma anche quella nazionale delle “Lettere dal fronte” con spunti di riflessione sulla condizione umana di questa tragedia condensati nelle letture de “La guerra vista dalle donne” L'appuntamento di venerdì 30 gennaio sarà abbinato a un percorso enogastronomico. L'ascolto verrà accompagnato con piatti e vini prodotti nelle zone che sono state toccate dalle trincee. Il costo della cena-spettacolo è di 32 euro. Prenotazione obbligatoria.

Per info. 0422 361770.

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