Jacopo, giovane genio trevigiano di casa al Cern: «Studiare a Ginevra mi ha aperto la mente»

Ha preso 100 e lode in un istituto della Svizzera, dove si è trasferito, con una tesi sui “messaggi nascosti tra i numeri”

CASTELFRANCO VENETO. Dalla città del Giorgione all’acceleratore di particelle del Cern di Ginevra. Non è uno scienziato: è un diciassettenne prodigio che incassa 100 e lode alla maturità svizzera in piena pandemia mondiale. Jacopo Andreani è cresciuto a Castelfranco e fino all’età di 12 anni ha frequentato l’English International School di Rosà. «I miei affetti sono tutti lì. Nonni, amici, il mio cuore. Ogni vacanza è l’occasione perfetta per scendere in Veneto e tornare a casa».

Nonostante il forte legame con la terra d’origine, Jacopo ha abbracciato il mondo e le sfide del “villaggio globale” sin dalla tenera età. La scelta di frequentare l’English School l’ha portato lontano come solo la conoscenza di una lingua sa fare.

«Mi ha aiutato ad aprirmi a questo mondo globalizzato e ad imparare bene le lingue europee», spiega Jacopo in collegamento da Ginevra dove vive con tutta la famiglia (italiana). Nel 2015 infatti, si è trasferito in Svizzera per intraprendere un nuovo percorso scolastico prima a l’École Jules Verne e poi al Liceo Pareto di Mies (Vaud). «Mi piacciono la fisica e la matematica, ma non riesco a fare a meno della filosofia e della storia», ammette Jacopo, «Mi mi piacciono tutte le materie». Intende proseguire gli studi in fisica e si è iscritto all’ Epfl (École polytechnique fédérale de Lausanne), politecnico tra i più riconosciuti.

Ma il suo animo poliedrico non farà mai scomparire i libri di filosofia dalla libreria della cameretta. Si è sempre distinto da allievo sia in Italia che in Svizzera dove ha partecipato a vari eventi di grande importanza tra i quali, per svariati anni, FerMun (Model United Nations) svolto alle Nazioni Unite di Ginevra, eventi organizzati dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) e alcuni stage, ben tre, al Cern (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare).

È riuscito grazie all’impegno costante in tutti i suoi anni di studio e nonostante la pandemia a ricevere il 100 e lode alla maturità con una tesina intitolata “I messaggi nascosti tra i numeri”. La stessa fa riferimento ad una delle sue esperienze di analisi ed elaborazione dati di un esperimento al Cern sulla fisica delle particelle.

Jacopo al Cern è di casa. Durante il primo stage ha lavorato ad una app sul traffico in città: lavorare lì non significa solamente lavorare alla fisica nucleare. La seconda volta ad una app di analisi che contribuisce ad analizzare le componentistiche delle installazioni tecnologiche, e l’ultimo stage gli ha permesso di lavorare alla sua tesi sull’analisi dei dati rilevati durante gli esperimenti sulla fisica delle particelle: da qui i messaggi tra i numeri.

La costante all’interno di queste sue esperienze al Cern è stata l’intelligenza artificiale. Vuole prendere confidenza con quello che sarà l’oro del futuro industriale di qualsiasi Paese nel mondo. «Studiare in Svizzera mi ha aiutato ad aprire la mente», spiega Jacopo mentre cerca di ripercorrere i passi compiuti finora, «Stare con persone di tutto il mondo, condividere con loro i momenti della quotidianità scolastica è un qualcosa che in Italia si fa fatica a trovare». 

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