Infarto in auto, muore imprenditore

Loria. Emilio Andreola, 81 anni, aveva fondato l’impresa di costruzioni con i fratelli. Il malore mentre era in Valsugana
Di Davide Nordio

LORIA. Stava tornando dalla visita di alcuni cantieri lungo la Valsugana: ma all’improvviso è stato colto da un infarto mentre era alla guida dell’auto. Emilio Andreola, 81 anni, fondatore insieme ai fratelli Bruno e Vito dell’Andreola Costruzioni Generali di Loria, è morto giovedi mattina. Un malore lo ha sorpreso all’altezza di Oliero, mentre stava tornando a casa. Ha avuto appena il tempo di riuscire ad accostare l’auto per attendere che il malore passasse e per chiamare aiuto. Ma non ce l’ha fatta. L’allarme è stato dato da una donna di passaggio che aveva notato la manovra di accostamento: nel superare l’auto ha visto Andreola con la testa reclinata sul volante. Ma quando i sanitari sono giunti sul posto, dopo un tentativo di rianimazione, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Andreola, avvenuto per infarto come è stato poi confermato dall’autopsia all’ospedale di Bassano dove è stato trasportato in ambulanza. Emilio Andreola, nonostante l’età, non aveva problemi di salute. Proprio nei giorni scorsi si era sottoposto ad una serie di esami che non avevano evidenziato particolari problemi, anche in riferimento ai by-pass che gli erano stati applicati in passato. Nonostante da una decina d’anni avesse lasciato ogni responsabilità nell’azienda – come il fratello Bruno di tre anni più giovane – aveva mantenuto l’abitudine di recarsi nei cantieri aperti nelle vicinanze, sempre muovendosi da solo con la sua auto. Con lui se ne va uno dei pionieri del settore delle costruzioni nella Castellana. Si può dire che per lui questa fu una vera e propria vocazione: la prima esperienza lavorativa di Emilio fu quella di aiutare il papà Francesco ad estrarre la ghiaia dal Muson per “stropar buse” nelle strade di Loria. Ma i tempi non erano certamente facili, anche a causa della guerra. Così decise di partire prima per il Piemonte dove lavorava come garzone agricolo e, dopo aver svolto il militare come alpino, per il Canada dove lavorò per dieci anni come muratore e capo cantiere. Tornato in Italia alla fine degli anni Sessanta, entra in società con il fratello Bruno. Nasce così l’impresa che prende il nome di famiglia e che saprà conquistare una significativa fetta di mercato nel Nord Italia, espandendo la propria attività oltre che nel settore delle costruzioni e delle strade anche in quello ambientale con la creazione del consorzio Geonova assieme ad altri imprenditori. Ma oltre nell’attività imprenditoriale condotta insieme ai fratelli, Emilio Andreola era conosciuto anche per il grande impegno che riversava nel volontariato e nell’associazionismo: socio fondatore del gruppo degli ex emigranti di Loria, ne è sempre stato uno dei principali animatori come presidente e vicepresidente. Sua l’idea di premiare ogni anno l’emigrante più anziano con una medaglia d’oro. Nei primi anni ’90 è stato inoltre fondatore del gruppo alpini di Loria. Oltre alla moglie Teresina, lascia i figli Rosella, Livio, Franco e Francesca. I funerali si terranno oggi alle 15 nella chiesa -- di Loria.

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