Imprese e privati, chi finanzia i politici

Soldi per le elezioni regionali: 27 mila euro per Sernagiotto, Pivato sponsor di Luca Baggio. Gli amici di Caner e Foggiato
Di Federico Cipolla
Passerini Villorba conferenza stama muraro granello caner lega nord al k3
Passerini Villorba conferenza stama muraro granello caner lega nord al k3

A fare il pieno è Remo Sernagiotto. La sua capacità di attrarre finanziamenti privati per la campagna elettorale per le regionali del 2010 non ha avuto pari, fra i trevigiani ospitati a Palazzo Ferro Fini e Balbi: ben 27 mila euro.

I dati appena depositati alla Corte d’appello rivelano un consistente contributo privato alle campagne elettorali. Un tema toccato anche nel dibattito tra i candidati delle primarie. Ad eccezione di Renzi, tutti hanno sostenuto la necessità di continuare con il finanziamento pubblico ai partiti, proprio per sganciarli dall’aiuto privato e per non renderli ricattabili. Ma la verità che emerge è che le lobby e le aziende finanziano, eccome, i politici. Uno solo, dichiara di non avere avuto alcun contributo: il governatore Zaia. Zero anche alla voce spese affrontate per la campagna elettorale. È ciò che riporta la dichiarazione firmata da Fabio Gazzabin, mandatario elettorale di Zaia, pertanto l’unico a poter gestire i soldi per la campagna.

L’assessore del Pdl ai Servizi sociali Remo Sernagiotto gran parte di quei 27 mila euro li deve alla Net Engineering spa, società di ingegneria molto nota in Veneto per i numerosi interventi che realizza, dal nodo viario di Padova est alla rete ferroviaria regionale e alla stazione di Mestre ospedale. A Sernagiotto ha dato diecimila euro. Altri cinquemila arrivano da Federfarma e altrettanti da Tecnogamma, che ha ottenuto un finanziamento regionale di 56 mila euro per la realizzazione del «Sistema di misura automatica dei pattini dei freni ferroviari». Altri cinquemila euro arrivano, equamente divisi, da Arduino Martinuzzo sas e da Tmci Padovan spa di Vittorio Veneto, ditta specializzata in macchine per l’industria alimentare. Bonaldo Gianluigi e Perri Angelo snc, e M. Civai & P. Tenderini snc (assicurazione di Montebelluna) hanno finanziato Sernagiotto con altri mille euro l’una. Complessivamente per la campagna elettorale l’assessore alla sanità ha speso 43.361 euro.

Anche il legista Luca Baggio, che ha speso 27.850 euro, non si può lamentare dei finanziamenti privati. Pasta Zara gli ha regalato diecimila euro, la G.B. Nord, che aveva installato i cartelli stradali sul Passante, altri mille euro, dalla Darfin srl ecco tremila euro, cinquemila dalla Rainbow srl. Il costruttore Guerrino Pivato gli ha ingrossato il conto con duemila euro.

Più magra la raccolta di Federico Caner, capogruppo sempre in Regine del Carroccio, che pure ha speso 39.760 euro per la campagna: 1.300 euro sono arrivati da Giancarlo Mazzariol, il titolare del ristorante al mercato ortofrutticolo, duemila da Il fornaio del Casale spa, azienda che ha ottenuto novemila euro di contributo regionale partecipando ai bandi per la «Competitività regionale e l’occupazione» e per la «Ricerca, lo sviluppo e l’innovazione». Infine 9.800 euro arrivano da Giancarla Pasin (soldi dati a titolo personale).

Diego Bottacin, consigliere regionale oggi del Gruppo Misto, che ha speso undicimila euro, ha avuto solo quattromila euro da Antonio Martini (titolo personale).

Molto diversa la raccolta dei finanziamenti per il capogrupo del Partito democratico Laura Puppato, che ha speso 36.776 euro. Di aziende se ne vede solo una, mentre le lobby hanno latitato. Per la Puppato cifre variabili tra i 50 e 300 euro da esponenti del partito, partendo dall’ex segretario provinciale del Pd Enrico Quarello, passando per il consigliere comunale Pd a palazzo dei Trecento Mariastella Caldato. Infine Gino Montagner, titolare dell’omonima azienda di Montebelluna, le ha consegnato tremila euro.

Lo stesso vale per il consigliere regionale di Progetto Nord Est Mariangelo Foggiato: diecimila euro arrivano da Cristiana Ragazzon e tremila da Cinzia Catanese, pur avendo speso Foggiato, per la campagna elettorale, ben 35 mila euro.

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