Il restauro svela quattro apostoli

Cusignana. Esperte al lavoro in chiesa sull’affresco minacciato dall’umidità
DeMarchi Cusignana chiesa restauro affresco
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GIAVERA. Restauratrici al lavoro ieri sull’affresco del XIV secolo scoperto nella chiesa di Cusignana nel 2012. Fino a quando non sono emersi tre anni fa problemi di umidità, nessuno sapeva nulla dell’opera. Venne tolto il marmorino sotto l’affresco “Il compianto del Cristo morto”, dipinto da Giambattista Canal all’inizio del XIX secolo, che si trova alla sinistra dell’altare. Sui mattoni nudi venne ritrovata parte dell’opera del XIV secolo che rappresentava gli Apostoli. Ora nella porzione resa visibile si riconoscono solo i piedi di quattro dei compagni di Gesù. Ciascuna di queste figure è posta in una nicchia ed è sopra l’immagine di un piedistallo. L’unico riconoscibile è San Bartolomeo il cui nome è indicato chiaramente. «Così è stata riscoperta dalla comunità l’origine apostolica della nostra chiesa», commenta il parroco di Cusignana don Dionisio Rossi. È stato deciso di non portare alla luce il resto dell’affresco del quattordicesimo secolo per non compromettere le opere d’arte realizzate a posteriori. I lavori di restauro si svolgono sotto il controllo della soprintendenza e sono finanziati dalla parrocchia. L’intervento sull’affresco è stato affidato alla “Crucianelli Restauri” di Treviso. Ieri erano al lavoro la titolare dell’azienda, Paola Crucianelli, e la sua collaboratrice Pamela Argenta. Fino al 2014 si è proceduto al restauro vero e proprio. L’intervento di ieri fa parte invece della fase di monitoraggio. In questa stadio è previsto l’utilizzo di nanotecnologie come una speciale malta i cui microgranuli penetrando nella parete porosa consolidano l’antica pittura. Il nemico principale dell’affresco è l’umidità, la stessa che lo ha fatto scoprire. La fase successiva sarà l’istallazione di tecnologie per la deumidificazione. Successivamente si lavorerà a ricreare il microclima, che grazie alla copertura in marmorino, ha protetto i frammenti dell’opera fino al 2012. Si deve ancora stabilire se si tratterà di una protezione trasparente oppure se si opterà per un involucro opaco con porticine apribili che permettano di ammirare le antiche pitture. Le origini della chiesa, dedicata alla Madonna Assunta, sono antecedenti all’anno Mille. La pala d’altare dedicata all’Assunzione di Maria è stata dipinta da Palma il Giovane nel XVI secolo.

Gino Zangrando

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