Hotel Carletto in abbandono Chi interviene? È una melina
La Tribuna di Treviso ha denunciato, documentando con foto e video, lo stato in cui versa l’Hotel Carletto di via Bibano, al confine tra Treviso e Carbonera. L’edificio chiuso dal 2012, quando venne decretato anche il fallimento della struttura, da allora è stato letteralmente depredato da scorribande di ladri. Ma quel che è peggio, è che l’edificio di sette piano è stato aperto, violato, occupato, utilizzato come dormitorio o rifugio da varie persone che hanno approfittato ed approfittano degli spazi e degli arredi ancora all’interno dello stabile. A testimoniarlo anche i residenti che hanno chiesto a gran voce interventi anche per l’incolumità pubblica. Dalla denuncia del giornale ad oggi sono trascorse due settimane, e non si è mossa foglia.
L’inerzia davanti a quella che gli stessi residenti hanno definito una «emergenza sicurezza» è dovuta a una serie di rimpalli di responsabilità. L’Hotel, oggi, è in mano al curatore fallimentare che dopo due aste deserte (una per i mobili e una per l’immobile), ora sta cercando di venderlo ancora. Il tribunale non ha a disposizione un budget per intervenire e murare l’albergo se non rivalendosi sul principale creditore del fallimento, Hypo Bank che però – vantando ancora parecchie migliaia di euro dal fallimento – non pare intenzionata a spendere ancora. Non resta che il Comune, che non ha interessi nell’immobile, ha disponibilità di cassa limitate, ma si trova nelle condizioni di avere un buco nero potenzialmente pericoloso da gestire e sul quale urge un intervento di messa in sicurezza.
È un gioco a tre, dal quale fino ad oggi non sono emerse soluzioni. Pare che tutti aspettino l’esito dell’asta, prevista per metà novembre, ma l’inerzia non fa piacere a quanti convivono con il palazzo fantasma dove il via vai continua nonostante i sopralluoghi dei vigili urbani. (f.d.w)
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