«Ho realizzato il mio sogno qui nella Marca: costruisco chitarre su misura per le rock band americane»

La storia di Marco Simonella, artigiano degli strumenti musicali davvero particolari. Il suo laboratorio di Fontanelle è frequentato da artisti internazionali 

La storia

Fin da piccolo, complice il papà, ha preso dimestichezza con l’attività manuale: montare, smontare, accordare. Fin da adolescente, s’è innamorato del rock, suonando per gruppi heavy metal e partecipando a tournée in giro per il mondo.

Poi, sei anni fa, ha preferito lasciare il lavoro in fabbrica, trasformando la passione in un mestiere: realizza chitarre elettriche, fra i clienti band californiane. Marco Simonella, 41enne di Fontanelle, mette a punto gli strumenti nel laboratorio condiviso con papà Giorgio a Lutrano. Un’idea nata come hobby, quasi per scherzo. E che, nel giro di un lustro, è diventata attività a tempo pieno.

Tanto che i social gli hanno assicurato richieste da band italiane quali “Bologna Violenta”, ma soprattutto da chi il rock lo suona Oltreoceano o nel Nord Europa: dall’americana “Night Demon” alla svedese “Heavy Tiger”. Nomi che al grande pubblico dicono forse poco, ma che nell’heavy metal radunano folle. Permettendo a Simonella di toccare il cielo con un dito.

«Il laboratorio è aperto dal gennaio dell’anno scorso, anche se avevo iniziato a costruire chitarre e bassi già cinque anni prima», racconta Marco, che suona pure per tre gruppi rock. «Gli spazi che avevo erano ormai insufficienti, i clienti hanno cominciato a fioccare» aggiunge. Un paziente lavoro artigianale: non si ragiona su grandi numeri, ma sulla qualità e sui mercati di nicchia. Instagram è stato il propulsore. «Già a 12 anni, ho iniziato ad assemblare chitarre», spiega, «A casa, io e mia sorella vedevamo papà montare e smontare qualsiasi cosa. Ho preso dimestichezza con la manualità. Lo facevo già da qualche tempo per gli amici, poi ho pensato che ci avrei potuto costruire un lavoro. Ero frustrato da altre esperienze, ho voluto cambiare. In passato avevo lavorato in un negozio di strumenti musicali: ho scommesso su me stesso».

Grazie al pantografo regalatogli dal papà, Marco realizza nel 2013 la prima chitarra ispirata al modello di Paul Stanley dei “Kiss”. È il momento di crederci, poi il web farà il resto. Piovono richieste dalla Liguria e dalla Svezia, Instagram diventa il grimaldello per le band della California: «Chi l’avrebbe detto? Proprio i “Night Demon”, un gruppo che seguivo e mi piaceva». E che ora si esibisce con le sue chitarre e bassi: un sogno realizzato.

Per costruire uno strumento, Simonella impiega, più o meno, quattro mesi: pantografo, raspe e lime garantiscono il capolavoro. Un lavoro paziente, certosino, che richiede dimestichezza con la materia e con il suono. Manico di acero o mogano, tastiera di palissandro o ebano. «Non me l’aspettavo di raccogliere tanto interesse in poco tempo», confida, «il mondo delle chitarre è abbastanza saturo, si cercano il brand americano o il modello dell’idolo». Simonella, però, ha saputo giocare la carta della personalizzazione: chitarre impreziosite dalla madreperla, piccoli dettagli a piacimento. —

Mattia Toffoletto

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