Fondazione alle strette Villa Annia va a Donadon «Umanesimo» in affitto

Nel piano alienazioni anche Ca' Tron e Ca' Zenobio De Poli lancia un concorso di idee sul futuro del centro
Il Palazzo dell’Umanesimo Latino in città Sopra Villa Ca’ Zenobio a Santa Bona
Il Palazzo dell’Umanesimo Latino in città Sopra Villa Ca’ Zenobio a Santa Bona
 
Villa Annia venduta a Riccardo Donadon, lotti di Ca' Tron in affitto, Ca' Zenobio sul mercato. In locazione anche gli spazi di palazzo Umanesimo Latino, all'Università, dove verranno mantenuti foresteria e bar. Sono le prime certezze del piano con cui Fondazione Cassamarca rianimerà le (esangui) casse, e al contempo rendere più redditizio il proprio patrimonio, come richiesto dal Tesoro.
 Il consiglio di indirizzo, ieri, ha cominciato a «esaminare» la situazione di cassa. C'erano anche, ma solo come uditori, Pietro Semenzato, «numero uno» di Appiani, e Ginafranco Gagliardi, presidente di Teatri spa.  In attesa del preventivo 2011, è emerso che la gestione minima di Fondazione - uffici e personale, società strumentali, attività principali - richiede almeno 15-16 milioni l'anno. A fronte dei 4 milioni, tutt'al più 4,5, di dividendi staccati da Unicredit. Conti presto fatti: servono 10 milioni, o più almeno, ogni anno per tenersi a galla. Confidando, almeno così ha fatto capire il presidente De Poli ieri, che dal 2012 arrivi il flusso garantito dagli affitti della cittadella Appiani, e che Unicredit porti in dote il triplo di quanto garantisce oggi.  Al Tesoro che chiede beni più redditizi, De Poli ha già risposto con una lettara dove sottolinea il carattere sociale degli investimenti immobiliari di Fondazione. Ma non è escluso nemmeno un documento ufficiale del consiglio, che motivi le scelte compiute.  Ma il presidente, ieri ha annunciato anche un concorso di idee per il centro storico (primo premio 2.000 euro, altri due premi da 1.000).  E' una chiara risposta alle polemiche sull'Appiani «svuota centro»? «Lì ci sono adesso le istituzioni e pochi negozi di servizio e vicinato, mica tutto il centro - ha detto ieri all'uscita - Treviso dev'essere attrattiva, con negozi grandi e belli, mica coi negossietti, e poi con la cultura, le attività».  Infine, la nomina di Carlo Pagotto in consiglio, presidente del mandamento del capoluogo di Confartigianato: subentra per Camera di Commercio al dimissionario Nicola Tognana, che ha lasciato il posto dopo l'elezione a presidente di Camera di Commercio.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso