Finte vaccinazioni: la rabbia delle mamme, «Noi le ultime a sapere»

Un centinaio all’incontro con l’Usl al Bhr. Il ministro Lorenzin: «Vicenda folle». Tante le mani alzate nella grande sala riunioni dell'hotel Bhr di Quinto, dove l'azienda sanitaria trevigiana ha organizzato con i suoi esperti l'incontro informativo
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO ULSS2-INCONTRO INFORMAZIONE VACCINI ALL'HOTEL BHR
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO ULSS2-INCONTRO INFORMAZIONE VACCINI ALL'HOTEL BHR

TREVISO. «È un caso folle: stiamo rivaccinando migliaia di bambini perché c’è il rischio che ci sia un'intera comunità che è esente da tutte le vaccinazioni». Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha così commentato il caso delle finte profilassi che vede indagata l'assistente sanitaria Emanuela Petrillo, con l’accusa di aver finto di vaccinare 7 mila bambini tra il Friuli e Treviso. «Immaginate cosa significhi questo per quanto riguarda la meningite, la difterite, la pertosse, il morbillo: la vaccinazione è la prima arma che abbiamo per difenderci e, soprattutto, per tutelare i nostri figli» ha aggiunto il ministro, nel corso di una conferenza stampa a Riccione.

Parole dure che anticipano di qualche ora la riunione promossa dall'Usl della Marca Trevigiana per rassicurare e informare i genitori, toccati da quello che è stato definito il più grande scandalo sulle vaccinazioni d'Europa. Una vicenda diventata un caso nazionale che tocca da vicino la salute di 500 bambini trevigiani e altrettante famiglie, precipitate in un clima di rabbia e paura per l'accaduto. Sono passate un paio di settimane da quando la notizia dell’operatrice che simulava le profilassi è diventata di dominio pubblico, ma gli interrogativi permangono.

AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO ULSS2-INCONTRO INFORMAZIONE VACCINI ALL'HOTEL BHR
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO ULSS2-INCONTRO INFORMAZIONE VACCINI ALL'HOTEL BHR

Tante le mani alzate nella grande sala riunioni dell'hotel Bhr di Quinto, dove ieri sera l'azienda sanitaria trevigiana ha organizzato con i suoi esperti l'incontro informativo. Circa un centinaio di persone presenti tra mamme e papà. «Rivaccinare i nostri figli fa male?». «Come facciamo a essere sicuri che si debba davvero ripetere l'iniezione?». «Possiamo fare il test sugli anticorpi prima di effettuare la profilassi?». Una dopo l'altra le domande si susseguono e gli esperti della Madonnina rispondono a tutti. «Siamo qui per questo, a disposizione della popolazione per fornire i chiarimenti necessari» sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl 2, prima di lasciare la parola ai dottori Giovanni Gallo e Mauro Ramigni del dipartimento di Prevenzione della Madonnina.

E non sono mancate anche domande pungenti: «perchè noi genitori siamo stati gli ultimi a sapere?» o «perchè non avete messo delle telecamere per riprendere quello che succedeva in ambulatorio?». Tra le mamme e i papà seduti in platea quasi tutti sono stati richiamati nei giorni scorsi per ripetere le sedute vaccinali effettuate tra il gennaio e il giugno 2016 con la Petrillo. Molti hanno già rivaccinato i loro bambini, ma c'è anche chi sta prendendo tempo per raccogliere prove e aderire a una class action contro l'Usl 2. In sala l'avvocatessa Jenny Lopresti si fa portavoce dell'apprensione di numerose famiglie, le sta seguendo sotto il profilo legale in vista di un possibile un risarcimento danni. «Sul web sta circolando un video sui pericoli della rivaccinazione che crea molto allarmismo poiché prospetta il rischio che un sovraccarico di siero possa danneggiare il sistema immunitario, è davvero così?» chiede la Lopresti.

A rassicurare i genitori il dottor Gallo, anche con dati e grafici utili a ribadire che la ripetizione di una dose di vaccino, non fa male, anche nel caso in cui sia già stato effettuato. L’Asl 2, anche con l’avvocato Fabio Crea che adesso la assiste nella vicenda, ha ripercorso tutti fatti dal 2016 ad oggi, compresa l’archiviazione del caso dopo la prima segnalazione, senza entrare nel merito delle indagini attuali. Da parte dell’azienda sanitaria anche un dovuto chiarimento sui lotti di vaccino utilizzati, a smentire i dubbi sollevati dalla Petrillo: «Sono stati tre, ed erano tutti a posto». Ildirettore generale Benazzi ha ringraziato tutti i genitori «per la compresione e l’aiuto assicurando che «tutto verrà fatto a garanzia dei bambini». Ma a volte, le rassicurazioni verbali non bastano. Dall'avvocato Lopresti una ulteriore proposta: «L'opportunità di effettuare dei test anticorpali a un prezzo agevolato? Sarebbe un modo per fugare ogni dubbio e dare l'opportunità ai genitori in apprensione di verificare e ricevere una conferma scientifica e precisa».

L'azienda sanitaria frena: «Siamo qui per capire, ogni situazione è a se stante». «Ho rivaccinato mia figlia, l'azienda sanitaria dice che fare il vaccino dopo un anno non è un problema, volevo capirne di più. Incontreremo l'avvocato Sergio Calvetti (incaricato per l'azione legale dal Movimento Difesa Cittadino del Friuli ndr.) anche per sapere come agire per tutelare al meglio la salute dei nostri figli» sottolinea Riccardo Conventi, papà e ideatore della pagina Facebook "Azione Collettiva Scandalo Vaccini Treviso", che in breve tempo ha raccolto decine di richieste da parte di genitori veneti e friulani.

 

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